Lo ammetto…ero un po’ scettico! Non che non conoscessi il valore dei musicisti coinvolti, è che, generalmente, non amo eventi di questo tipo, fondamentalmente perché preferisco sentire una band che esegue pezzi propri.
Beh…dopo il concerto del progetto Italy’s Got Voices, lo scetticismo e i dubbi hanno lasciato posto ad esaltazione e gioia!
Innanzitutto, chi sono gli Italy’s Got Voices: come molti di voi sapranno questo ensemble è formato da noti musicisti della scena italiana. Abbiamo Alessandro Bissa (Labyrinth, Vision Divine) alla batteria, Alessandro Lotta (ex Rhapsody) al basso, Olaf Thorsen (Labyrinth, Vision Divine) alla chitarra, Alessio Lucatti (Vision Divine) alle tastiere e i “tre tenori”, Fabio Lione (Rhapsody Of Fire, Vision Divine), Roberto Tiranti (Labyrinth) e Morby (Domine) alla voce.
Inutile dire che, pur considerando la bravura e l’importanza dei musicisti, l’attenzione in un evento di questo tipo, viene concentrata sui cosiddetti “tre tenori”. Tre tra i migliori cantanti italiani in assoluto (in ambito metal e non) e con degli stili piuttosto diversi e riconoscibili.
Non a caso, quando le luci si spengono, si sente la musica della “Turandot” con la celebre romanza Nessun Dorma, con i nostri a cimentarsi nel classico pucciniano per eccellenza, a dimostrare che questi tre signori sanno cantare! Scelta coraggiosa che però raccoglie, copiosi, gli assensi e gli incitamenti del pubblico, invero esaltatissimo!
Poi i cantanti si esibiscono singolarmente in pezzi delle loro band madri. Inizia Roberto Tiranti con In The Shade, classico dei Labyrinth (notare che la versione originale è cantata da Lione!). Al solito Tiranti un mostro e riesce ad innalzare la sua voce fino a vette inimmaginabili! Applausi a profusione!
È poi il turno di Morby che, è bene precisare per chi non se ne fosse ancora accorto, non è un essere umano ma un acuto! Anche quando ringrazia il pubblico, riesce a spaccarti le orecchie! Il nostro si esibisce nel classico dei Domine Thunderstorm, autentico inno metallico che non fa prigionieri!
Re Lione invece va sul sicuro con Emerald Sword, probabilmente il brano più conosciuto dei Rhapsody. Inevitabile il coinvolgimento del pubblico che praticamente si canta da solo tutto il pezzo!
La serata prosegue assumendo i connotati di una sorta di festa piuttosto che del solito concerto! Un classico dietro l’altro, con i tre cantanti che spesso e volentieri si trovano tutti e tre on stage partecipando ai cori e creando una sinergia vocale davvero notevole!
Tra i brani arcinoti si evidenziano anche pezzi meno conosciuti come In The Shadow Of The Cross dei Vanexa (la prima hard rock band di Tiranti) e il classico dei Sabotage di Morby Victim Of The World.
Al solito molto toccante Lamento Eroico, il primo brano dei Rhapsody interamente in italiano e dedicato, per l’appunto, da Lione alla nostra “italianità”! Applausi!
Nel finale gli Italy’s Got Voices decidono di proporre delle cover di super classici del rock come Highway Star e I Want It All che esaltano i bravissimi musicisti oltre che le tre voci che cooperano all’unisono. Lo show si chiude definitivamente con un brano immortale del nostro Dio, la mitica Holy Diver, che porta all’estasi tutti i presenti.
Come detto in apertura, nonostante la bravura indiscussa di musicisti come Thorsen o Lotta (ero molto curioso di vederlo, non avendolo mai sentito suonare coi Rhapsody), i tre cantanti hanno spopolato! Il pubblico ha davvero apprezzato questo evento e i lunghi applausi e cori finali lo hanno ribadito. Uno show diverso, probabilmente unico nel suo genere. Ed è proprio il caso di dire: peccato per chi non c’era!
Setlist:
Nessun Dorma (Giacomo Puccini)
In The Shade (Labyrinth)
Thunderstorm (Domine)
Emerald Sword (Rhapsody)
Chapter 1 (Labyrinth)
In The Shadow Of The Cross (Vanexa)
Dragon Lord (Domine)
Victim Of The World (Sabotage)
Lamento Eroico (Rhapsody)
Send Me An Angel (Vision Divine)
Moonlight (Labyrinth)
The Hurricane Master (Domine)
Dawn Of Victory (Rhapsody)
Highway Star (Deep Purple)
I Want It All (Queen)
Holy Diver (Dio)