Eccomi a Borgomanero, in un albergo decisamente poco appariscente, prima del concerto, a intervistare dopo appena un anno, i miei idoli tedeschi, i Rage. Ci sono tutti e tre, e diventa una lunga chiacchierata da salotto, con anticipazione del nuovo album! Come al solito, appare rilassato ed affabile l’esile, geniale bielorusso Victor Smolski, simpatico ma più timido Andre Hilgers, mentre il grosso leader della band, un Peavy post-pisolino, arriva assonnato e introverso, per poi rivelarsi, nel corso dell’intervista, l’orso buono quale è…
A dire il vero è passato solo un anno dall’ultima volta che ci siamo visti, ai Magazzini Generali, quando abbiamo fatto l’intervista all’aperto, vi ricordate?!
Victor: Sì, mi ricordo, è vero.
Cosa mi raccontate, di quest’anno trascorso?
Victor: Siamo stati molto in tour, con tante date, tanti concerti, abbiamo ripetuto il tour europeo dell’anno scorso, tornando in Italia, Spagna e Francia, e il prossimo mese andremo in Sud America. Abbiamo suonato e suonato, e adesso speriamo di poter iniziare a comporre del nuovo materiale, per iniziare ad entrare in studio a fine luglio. Sarà un progetto diviso, avremo una parte con l’orchestra e una parte normale, classica Rage. Quindi ci saranno due cd separati, uno di canzoni heavy, e uno interamente orchestrato, che sarà reminiscente della Suite Lingua Mortis.
Ricordo, che l’anno scorso dicesti che ‘Lord Of The Flies’ voleva essere l’inizio di qualcosa di nuovo…
Victor: Sì. Ci proviamo. Inoltre avremo molti ospiti, tra cui forse una o due voci femminili, delle tastiere … vedremo!
Mi sembrava che doveste già essere andati in Sud America…
Victor: È vero, era in programma per l’anno scorso, ma ci sono state molte complicazioni. Il Sud America è sempre gestito come una cosa dell’ultimo minuto, ed è molto difficile organizzare un tour, perché rischi di dover fare dei voli di dieci ore tra Messico, Brasile, su e giù senza un ordine. Invece adesso abbiamo messo in piedi un vero tour, dove facciamo Messico, Brasile, Argentina, Chile….
Andrè, come sta tua figlia?!
Andrè: Bene, cresce! Canta, urla, suona la batteria… Dà dei colpi a tutto! Ma per ora non viene ancora in tour con noi, è troppo piccola, magari l’anno prossimo. Ogni volta che vede un dvd di qualsiasi band, dice “papà papà” – tutti quelli con i capelli lunghi sono papà! Ha capito quello che faccio!
Victor, tu supporti molte band, tra cui i Freakozaks, i Seven….
Victor: sì, io supporto molte band, i Freakozaks dalla Russia, i Seven dalla Repubblica Ceca… questi ultimi sono molto bravi e che il mese scorso sono entrati in studio a Praga a incidere un nuovo album prodotto da me. Sì, io faccio molti lavori di studio.
Sei una specie di talent scout per le band dell’Est….
Victor: Cerco di aiutarli ad avere una possibilità. Di sicuro nell’Est hanno più bisogno di visibilità e di supporto.
Andrè: Ci sono degli eccellenti musicisti da quelle parti.
Victor: Infatti, non c’è un vero business musicale, nè etichette professioniste da quelle parti, eppure ci sono tanti ottimi musicisti, che io cerco di aiutare, per quello che posso. Vedremo… io faccio anche parte di un progetto strumentale con altri musicisti russi e di altri paesi. Forse, ci presenteremo al Monsters Of Rock quest’anno, con un nuovo progetto tutto incentrato sulla chitarra. Sto parlando con quelli di Monsters Of Rock… sarebbe bello creare più comunicazione tra Est e Ovest, anche far venire a suonare più gruppi in Russia, ci sono molte ottime location. Comunque mi piace produrre le nuove band, è molto interessante. Ho anche qualche giovane band tedesca a cui sto dando una mano…
Devi avere davvero molte energie e molto tempo!
Victor: Beh a dire il vero non proprio…! Però trovo ancora il tempo per le mie gare [automobilistiche, che sono la seconda passione di Victor].
[ecco che arriva Peavy assonnato…]
Qual è un ricordo particolare, nella vostra carriera?
Peavy: [scuotendo la testa in maniera un po’ scocciata, ndr] Mah non so, non ne ho idea.
Victor: Quando sono entrato nei Rage. Era passata solo una settimana e dovevamo suonare al Wacken! Era il nostro primo concerto assieme, per me è stato davvero molto speciale. Un altro momento del genere è stato quando abbiamo portato in tour l’orchestra; era la mia orchestra, c’erano tutti i miei amici, le persone con cui ero a scuola e con cui ho studiato. Un momento speciale perché era l’orchestra del mio paese natio, ed erano in tour con noi dopo così tanti anni, e il direttore era stato il mio maestro di conservatorio. Davvero un momento speciale nella mia vita. Avevo anche paura, quando con l’orchestra abbiamo filmato il nostro show di Wacken, perché non c’era stato alcun soundcheck, Wacken è un palco enorme, eravamo davanti a 100’000 persone, la registrazione era dal vivo, con circa 60 persone sul palco, non sapevamo cosa potesse succedere, e invece è andata benissimo e il pubblico ha gradito molto la cosa.
Quest’anno niente Wacken?
Victor: No, perché non abbiamo alcun nuovo album, e poi ci siamo stati un sacco di volte… Faremo il MetalFest, qualche altra data, e poi lo Sweden Rock, che sarà uno show particolare, con canzoni particolari, perché sarà completamente unplugged, acustico. Io suonerò il cello, ci sarà la chitarra acustica… sarà davvero speciale.
Lo registrate?
Victor: Mah, chi lo sa…forse! [ridiamo].
Peavy: Intanto, di sicuro lo potrete vedere il giorno dopo su YouTube!
Victor: E’ vero, ormai si può trovare tutto, su YouTube.
A proposito di questo, cosa pensate del file-sharing, di YouTube, ecc?
Victor: A noi non piace quando la gente ci registra, ai concerti. Ma non possiamo farci niente. Andre: Nessuno ha più l’accendino, hanno tutti il cellulare, in mano! A volte è una buona pubblicità ma quasi sempre è pessima. Non c’è alcun controllo sulla qualità del sound.
Victor: Anche il file-sharing rende la vita molto difficile alle band, le etichette non vogliono più prendere band nel roster perché non si guadagna più. Per noi non è un grosso problema, ma per le nuove band è terribile. Non sono un grosso fan di internet, in particolare per i giovani musicisti.
Peavy: Cos’è il file-sharing? [risata generale]
Peavy: Però il Myspace è una comunità, una cosa ottima per le band emergenti, per conoscersi e farsi conoscere. Mentre Facebook è pericoloso. Chiunque può creare la tua pagina. Ad esempio, Victor ha quattro pagine a nome suo e nessuna è stata creata da lui!
Victor: E’ vero, non c’è nessun controllo. Quando vedo i ragazzini trascorrere così tanto tempo su internet, penso a quanto non sia reale questo tipo di comunicazione, questa tipo di amicizia. È semplicemente stupido, non sono persone reali e non è reale l’amicizia. Una volta ci si trovava per strada. Adesso con internet, i ragazzini sono proprio cambiati.
Peavy, vuoi commentare il disastro nucleare che è successo in Giappone? O si commenta da solo?
Peavy: Cosa posso dire. Era ovvio che sarebbe successo, prima o poi.
Ora la Angela Merkl ha deciso di spegnere le centrali nucleari in Germania.
Peavy: E’ stata costretta. Il cambiamento in Germania è stato imposto dai votanti. Tutti lo volevano, per cui non avevano scelta. L’energia nucleare fa fare tantissimi soldi. Non c’è alcun bisogno reale del nucleare, ci sono altre forme di energia ma richiedono investimenti, mentre gli impianti nucleari ci sono già, sono già stati costruiti. Per esempio la più vecchia centrale in Germania incassa 400’000 euro al giorno. E non c’è bisogno di fare niente, esiste già. Ma oggi la gente è talmente contraria che i politici non hanno scelta, anche se non cambiano idea. Per restare al potere fanno quello che serve, non gliene frega un cazzo né in un modo né nell’altro. Infatti c’è stata un’elezione regionale in un’importante zona della Germania, dove hanno vinto i Verdi, e guarda a caso ora hanno tutti fatto marcia indietro sul nucleare. Peccato che sarebbe stato meglio accadesse in Giappone.
Victor: E’ veramente terribile quanto sta succedendo in Giappone. Io so cosa vuol dire il nucleare, vivevo non lontano da Chernobyl quando è scoppiata la centrale, conoscevo alcuni musicisti che si sono gravemente ammalati dopo il disastro. E Chernobyl è una centrale piccola a confronto con Fukushima, che è quattro o cinque volte più grande.
Peavy: Quanta gente c’è nel mondo? 8 miliardi? Bene, lo 0,001% di questi ci guadagna, mentre tutti gli altri soffrono. Bisogna dire a questi che non possono più guadagnarli, tutti questi soldi. Ma nessuno fa niente.
Pensare che Nergal dei Behemoth abita non lontano da Chernobyl, a Gdansk, e guarda come si è ammalato, a 33 anni….
Peavy: Cosa gli è successo?
Ha avuto la leucemia e ora è in fase di guarigione grazie ad un trapianto di midollo.
Peavy: Ecco, indovina un po’ perchè l’avrà presa….
Cambiando argomento, questa sera farete la suite ‘Empty Hollow’?
Victor: Sì, ma non tutta. Stiamo avendo una serie di problemi tecnici in questo tour… non avendo i nostri strumenti ed essendo venuti in aereo. Vedremo come andrà, questa sera.
Penso che vi troverete molto bene, il locale è bello e i suoni buoni. Ho già visto suonare qui i Nile e i Death Angel, e son state ottime serate.
Peavy: Come si traduce in Italiano, Death Angel?
Angelo della morte.
Peavy: Angelo della morte… E Mortadella quindi ha a che fare con la morte? [risata generale]
No, beh, sì, quella del maiale!… grazie mille e a dopo!