…Il Troubadour era un vero rock club. Era il secondo che vedevo in vita mia. I concerti punk di Seattle si facevano in posti completamente diversi: centri occupati, cantine, sale dei veterinari affittate per la serata. Effettivamente le cose erano molto diverse qui a L.A. …..
Quando Michael Andrew “Duff” McKagan, pronuncia queste parole si riferisce all’anno 1985. Anno in cui degli sconosciuti GUNS N’ ROSES esordiscono per la prima volta a Los Angeles appunto al Troubadour. Ancora non avevano la minima idea di ciò che il futuro avrebbe riservato a loro, portandoli poi successo planetario. Michael rispose ad un annuncio di un chitarrista, tale Saul Hudson che si faceva chiamare Slash, che cercava un bassista per mettere su una band. Duff rispose. Conosce quindi Slash chitarrista, e Steven Adler batterista. I tre si uniscono poi insieme a Izzy Stradlin e William Bruce Rose in arte Axl, dando vita così ai GUNS N’ ROSES. Duff è un personaggio emblematico, anarchico, grezzo. successivamente si affonda nella droga e nell’ alcol uscendo ed entrando da cliniche di disintossicazione.
La sua autobiografia “It’s So Easy” non è un classico specchietto per le allodole dove arrampicarsi e trovare pace nei tormenti di una vita vissuta allo sbando, ma resta un viaggio intenso, crudo e descritto con una scioltezza ed una consapevolezza tale, da essere immediatamente travolti dalle emozioni e dai ricordi. E’ un racconto VERO, una testimonianza importantissima, di una band che, tra numerose e varie vicissitudini e stili di vita estremi, ha fatto la storia della generazione rock e hard rock degli anni ottanta e novanta. Un libro che si divora tutto in una volta, e fa rimbalzare tra i ricordi di chi da ragazzina si ascoltava tutti i loro dischi e li aveva resi come propri idoli e fa commuovere quando uno di questi famosissimi e irraggiungibili personaggi si autocritica talvolta anche in maniera pesante. Questo è il viaggio autentico che si compie quando si passa dal paradiso e dall’inferno del rock.
…..Andò su e giù per la strada finchè arrivò in un bosco scuro, dove si nascose e pianse come se il cuore gli si spezzasse. Ah che angoscia, che disperazione, quando la tomba dei ricordi si apre e ne escono i fantasmi della vecchia vita che si uniscono per flagellarti …
[Upton Sinclair – La Giungla]