Con l’uscita del nuovo album “Marcio nel Cervello”, gli Sfregio smorzano un pò di volgarità ed affinano la tecnica per una produzione molto più potente della precedente. Sentiamo così il pazzo singer della band, Simone “Seth” Borsellini, che ci parla della band in perfetto stile Sfregio!
Ciao ragazzi! Benvenuti su Heavy-Metal.it! Inizierei chiedendoti di farmi un riassunto sulla nascita della band, come e perché nacque?
Ciao a tutti i lettori di heavy-metal.it! Beh la band è nata per divertimento: spesso alle serate ci ritrovavamo io, Ylme e il Grinder a sparare cazzate insieme davanti ad una bella media e ne capitavano di tutti i colori. Un giorno quindi abbiamo deciso di mettere su una band che parlasse proprio di tutte queste avventure che ci erano capitate. Quel giorno eravamo ad un Motoraduno a casa di un nostro amico in campagna e ci siamo ritrovati a strimpellare nella sua saletta prove che ha in cucina: quel giorno abbiamo scritto il nostro primo brano “Una splendida giornata (con gli immortal)”. Da li poi altri brani che parlavano di storie vere accadute sulla nostra pelle. Provavamo a San Martino nell’ala sconsacrata di una chiesa, è li che è nato Zabbaglioni e Rock’n’roll! Prima di registrare abbiamo sentito l’esigenza di una seconda chitarra per avere un suono più compatto e l’arrivo del Doctor Rock è stato la ciliegina sulla torta!
Qua a Genova suonate parecchio, ed ho visto che avete fatto anche molte date fuori di cui alcune con i Lucky Bastardz. Quanto pensate sia importante il live per una band come voi?
Sicuramente i live sono fondamentali! Cerchiamo di suonare non molto spesso in Liguria per mantenere un po’ di attesa e non rischiare di annoiare il pubblico. Comunque sia è uno spettacolo: ovunque andiamo la gente è sempre calda e risponde alla grande e noi vogliamo dare il massimo per farli divertire, perché anche noi sul palco ci divertiamo come dei matti! Colgo l’occasione, visto che li hai citati, per salutare il Geppo e i Lucky Bastardz che oltre essere ottimi musicisti sono delle ottime persone con le quali è sempre un piacere dividere il palco!
Se poteste scegliere, con quale band vorreste condividere il palco?
Cazzo con i Motorhead! E magari fare anche un bel duetto con Lemmy… Poi mi sveglio con un bel dopo sbronza in saletta e con un bel diarreone nelle mutande!
Rispetto al primo disco “Zabbaglioni e Rock ‘n’ Roll” questo “Marcio Nel Cervello” ha un suono decisamente migliore parlando di qualità sonora ed anche una casa distributrice. Come siete entrati in contatto con la Masterpiece?
Si intorno a “Marcio nel Cervello” c’è stato sicuramente un lavoro più accurato per quanto riguarda il mixaggio e il master grazie anche ad Ale, il nostro fonico, che ha svolto un ottimo lavoro. Per quanto riguarda la Masterpiece eravamo in contatto tramite il Grinder che aveva in passato pubblicato 2 Full-leght con i Sacradis. Inoltre presentammo il progetto Sfregio quando uscì “Zabba” e fu accolto molto bene. E’ nato così un buon rapporto di collaborazione.
Non pensate che l’eccessiva volgarità dei pezzi vi possa impedire molte mete o che vi possa tenere comunque in disparte da un certo tipo di pubblico?
Noi ci teniamo a dire le cose come stanno senza peli sulla lingua. Molta gente ormai si mette a giudicare e si scandalizza perché hai detto “cazzo” o “figa” senza accorgersi che basta accendere la tv per vedere che la nostra volgarità è altamente al di sotto della merda che succede ogni giorno nel mondo. Detto questo ovviamente ognuno è libero di pensarla come vuole! Di una cosa sono sicuro: chi ascolta gli Sfregio sa che sono e saranno sempre gli Sfregio.
Tra le vostre influenze spiccano moltissimo i Motorhead, a parte loro da chi e da che cosa avete tratto maggiormente ispirazione per il vostro sound?
Ognuno di noi è influenzato da diversi tipi di musica: c’è chi viene dal Black Metal, chi dall’Heavy, chi dal Thrash e chi dall’Hard Rock. La parola d’ordine degli Sfregio è non porre limiti all’ispirazione e suonare tutto ciò che ci passa per la testa.
Se dovessi descrivere la band ad una persona che non vi ha mai ascoltati come la descriveresti?
Gli direi sicuramente di venirci a vedere dal vivo che sicuramente si diverte, perché ad ogni nostro concerto è sempre una grande festa!
Come nasce generalmente un brano degli Sfregio?
Bè le piante con l’acqua germogliano… Dai agli Sfregio due casse di birra e vedrai che nasce un album nuovo in una giornata.
Chi si occupa degli artwork?
Per quanto riguarda la grafica interna del cd se ne occupa sempre il Grinder. Ogni tanto gli do una mano ma la mente è la sua. Per quanto riguarda invece le copertine abbiamo collaborato con Luciano Borsellini per “Zabba” e con Celestine per “Marcio nel cervello”.
Qui in Liguria non siete certo visi nuovi, vorrei infatti ricordare che molti di voi suonano in svariate cover band ma anche band con pezzi propri come i Lethal Poison… Che fine hanno fatto? Siete sempre attivi?
Tutti noi abbiamo avuto progetti paralleli. Attualmente il Doctor Rock sta lavorando con una band Death Metal, i Denial, con i quali sta componendo i pezzi che andranno a completare il loro primo album. Il Grinder, oltre al suo passato con la storica black metal band Sacradis, collabora con alcuni progetti inediti. Per quanto riguarda me e Ylme, abbiamo militato nei Lethal Poison fino alla fine della primavera dopodiché abbiamo deciso, insieme anche al chitarrista Alexx Demon, di abbandonare il progetto a causa di molte divergenze. Siamo molto soddisfatti questa scelta e guardiamo avanti per la nostra strada.. come tutti quanti dovrebbero fare!
Come stanno andando le vendite del cd?
Molto bene! Un ringraziamento speciale va a tutti i nostri fans che ci sono sempre vicino e fanno si che il progetto Sfregio continui alla grande da ormai più di 3 anni!
Senza chi o che cosa non sareste qui oggi?
Senza nostra madre che ci ha messo al mondo… Ahahah, a parte gli scherzi direi senza la forza e l’unione di gruppo. A volte quando si è in 4 in una band sicuramente nascono degli attriti e delle divergenze… infatti così è stato. La nostra forza è stata quella di trovare sempre un punto di incontro tra di noi in modo che bene o male mettesse d’accordo tutti.
Pur essendo molto diretti i testi parlano comunque di temi molto attuali e sociali, chi si occupa solitamente di scriverli ed a quale siete più attaccati?
Molto spesso durante le serate escono fuori molti argomenti da trattare nei testi: io mi occupo di sviluppare le liriche poi le porto in sala prove e insieme lo modifichiamo e lo miglioriamo! A volte capita anche di scriverli sul momento tutti assieme. Personalmente il testo a cui sono più legato è “Il diarreone” perchè mi ricorda un aneddoto clamoroso: nella nostra vecchia sala non c’era il cesso e in quando ti scappa ti scappa ed è un bordello.. poi vabbè il testo della canzone vi dice cosa è successo dopo.
Rispetto alla prima uscita penso inoltre che siete maturati molto sia sul lato compositivo che lirico. Pensi che rimarrete sempre grezzi e violenti senza compromessi o prenderete la via del suono più apprezzabile dal punto di vista commerciale se capiterà l’occasione di una etichetta più grossa?
Gli Sfregio saranno sempre senza compromessi.. il nostro cambiamento è dovuto al fatto che la band è maturata e cresciuta dopo tanti live assieme e si è avuto modo di lavorare in 4 sugli arrangiamenti dei brani del disco nuovo. Siamo dell’idea che scrivere qualcosa perché te l’ha detto qualcuno o perché devi fare così sennò l’etichetta non ti vuole… Sia una cosa sbagliata perché la musica è libertà di espressione e dovrebbe rimanere sempre tale.
Una cosa che mi ha fatto molto piacere è il fatto che scrivete pezzi in lingua italiana. Come mai questa scelta? Non pensate che anche questa possa essere una limitazione per quanto riguarda i live?
Siamo in Italia e quindi cantiamo in italiano! Nei live è un arma in più perché la gente si sente molto più coinvolta e riesce a capire ciò che vogliamo trasmettere.
L’impressione che mi avete dato è stata quella di essere una band il cui unico interesse sia quello di poter esprimere in maniera libera (e poter dire libera oggi è già un programma) le proprie idee senza guardare minimamente al lato economico. Mi sbaglio?
Ci hai preso in pieno! Purtroppo c’è troppa gente che pensa ancora di poter fare dei soldi con la musica e magari scrive quello che pensa che la gente apprezzi, dimenticando i veri valori di un musicista: scrivere ciò che si ha dentro. Come hai detto tu, noi scriviamo ciò che ci viene senza porci limiti e senza prenderci troppo sul serio!
Avete qualcosa in programma per il futuro più imminente?
Stiamo già scrivendo i brani che andranno a comporre il nostro terzo album. E’ un periodo di ispirazione! I testi nuovi vanno a toccare molto più il sociale ma non mancheranno alcune tracks in puro stile Sfregio. Inoltre abbiamo in progetto, dopo la realizzazione del video di “Fumo.. e se non fumo ci schiumo” un secondo video: “Slot Machine”. E’ in programma anche la stampa di un cd contenente la versione non censurata di “Porco xxx” e alcuni pezzi inediti.
Io ho terminato, vi ringrazio per la disponibilità e lascio a voi la conclusione. Chiudete l’intervista come vi pare!
Innanzitutto grazie di cuore per lo spazio che ci avete concesso. Ci tenevo molto a ringraziare tutte le persone che ci supportano sempre e che credono nel progetto Sfregio. Veniteci a cercare su Facebook, Youtube e Myspace! Ci vediamo al prossimo live… e se non poghi…VAFFANCULO!