I Dargaard sono il progetto ambient medioevale di Tharen (dietro anche al progetto black Abigor e al progetto industrial Dominion III), che con questo “Rise and Fall” aggiungono un altro anello alla loro collana di album.
Come definire la loro musica? Beh, io sopra ho scritto gothic, ma forse e’ piu’ adatto dire dark ambient… Insomma, i Dargaard fanno loro la lezione dei Dead Can Dance (ovviamente non raggiungono neanche lontanamente un disco come “Aion”) e la mischiano ad atmosfere un po’ da “gioco di ruolo” (tra l’altro credo che l’immaginario della band abbia a che fare col mondo di Krynn), collocandosi nello stesso spazio abitato da realta’ quali gli Arcana.
Il risultato non e’ male, ma ha il difetto di sapere un po’ di gia’ sentito e di non colpire veramente in profondita’. Pezzi come la lunga opener “Rise and fall”, che alterna vocalizzi femminili a vocalizzi maschili con sottofondo di percussioni e organi o la piu’ breve “Takhisis dance”, che cerca di ricreare una danza medioevale, si fanno ascoltare con piacere, ma non riescono a rimanere impressi.
Molto meglio l’evocativa “Queen of the woods”, capace di ammaliare almeno un po’, o “Ancestors of stone” in cui la voce maschile si esprime in un cantato sporco che ci sta davvero bene! Brani come “Winter” o la bonus track “The halls of Daargard” svolgono bene il loro lavoro quando messe in sottofondo, eppure sembrano mancare di qualcosa…
I pezzi piu’ incisivi e brevi come “Niobe” o “Bearer of the flame” poi hanno nella loro brevita’ un punto di forza, fanno meno in tempo a stancare. Rimane da citare “Ave atque vale”, piacevole composizione in linea comunque col resto del disco.

Non so bene se consigliare o meno questo album, se non si apprezzano queste atmosfere il cd puo’ tranquillamente rimanere sugli scaffali dei negozi, ma anche se le si apprezzano ci sono dischi come “Inner Pale Sun” degli Arcana che rimangono in queste “lande soniche”, ma stupiscono molto di piu’.
Per il resto pero’ l’album e’ fatto bene, e nonostante sia senza dubbio molto distante dall’essere un album indispensabile, resta comunque piacevole per un po’ di ascolti.. insomma, “Rise and Fall” potrebbe anche piacere agli amanti del dark ambient, ma sappiate che e’ una produzione abbastanza nella media, e magari dategli un ascolto prima di comprarlo. E adesso me lo risento un’altra volta, ma poi torno ad ascoltarmi gli Arcana…

A proposito dell'autore

Post correlati