Gli Inveracity sono una band proveniente dalla Grecia che, dopo la solita gavetta, è finalmente riuscita ad esordire per una etichetta importante, ovvero la Unmatched Brutality Records. Ho detto finalmente perchè, si sa, in un genere come il death metal è veramente difficile raggiungere un contratto con una label disposta a promuovere il tuo lavoro nel mondo.
Ma davanti a questa possibilità gli Inveracity non sono riusciti a fornire una prova convincente delle loro capacità. Questo nuovo “Circle Of Perversion” è pieno di buoni spunti ma troppo ripetitivi, che rendono abbastanza noioso l’ascolto dell’intero lavoro. Lo stile e le lyrics sono di chiara ispirazione dai maestri Cannibal Corpse, anche se in una versione un po’ ridicola, mentre musicalmente si possono accostare ai vari gruppi brutal, come i vari Brodequin o Disgorge, con alcuni bridge che spezzano le esagerate velocità.
I testi sono demenziali e improntati su scene di violenza e di sesso, come nel caso di “Repulsed By Vaginal Reek”, dove sono esploso in una fragorosa risata, leggendo della disavventura di un tizio che, schifato dall’organo genitale della sua ragazza, la accoltella.
Insomma, per me la band non meriterebbe una stroncatura secca, dato che almeno musicalmente dimostra una buona attitudine per il genere, ma che putroppo pecca di originalità a livello compositivo e, diciamolo, anche di serietà.
Se avranno un altra occasione speriamo la sfruttino meglio.