Tornano, dopo ben tre anni dal precedente “Far Away From Conformity” e con la stessa line up di sempre, i Cadaveria. “In Your Blood”, pubblicato dalla grandissima Season Of Mist, segna il ritorno di una compagine tra le più intraprendenti della scena estrema italiana, mai uguale a se stessa nel corso degli anni e sempre pronta a mettersi in gioco con il rilascio di album quantomeno imprevedibili.
“In Your Blood”, appunto, si discosta dai precedenti lavori rispolverando una buona dose di cattiveria black thrash e puntando comunque molto sull’utilizzo delle clean vocals da parte dell’ ispirata Cadaveria. Non mancano, poi, riferimenti più o meno velati ad altri generi musicali come death, rock, sludge ed una buona dose di atmosfera horror, inscenata alla perfezione da un utilizzo intelligente e parsimonioso di tastiere e synth. Insomma, il solito calderone di idee di cui la band italiana si fa carico ad ogni nuovo appuntamento discografico, sicuramente spiazzante anche per fedelissimi della prima ora. Se, infatti, non stupisce la connivenza tra varie strutture musicali in “Anagram”, ben altra cosa si può dire sulla riuscita di brani come “Queen Of Forgotten”, in cui Cadaveria sperimenta soluzioni molto interessanti, e “Before The Apes Come”, forse il brano con maggior groove del lotto, due esempi di come soluzioni incompatibili ed estremamente diverse convivano dignitosamente bene in un contesto sonoro come questo. Resta, inevitabilmente, una certa difficoltà di fondo nell’assorbire appieno un lavoro di questo tipo, vuoi per la grande compiacenza che i nostri palesano nei confronti della sperimentazione tout court, vuoi per la corposità anche concettuale di un prodotto che supera tranquillamente i cinquanta minuti di durata.
Un disco sicuramente molto atteso, che ripaga i tanti fan della band dei tre lunghi anni di gestazione e che estremizza, nel limite del possibile, i confini esecutivi di una compagine assolutamente personale e libera.