Ritorna sul mercato una delle ugole più interessanti che mai si siano affacciate all’interno del mondo metal. Un passato con band come Grim Reaper, Onslaught e più recentemente con Lionsheart, Steve Grimmet se ne esce con questo “Personal Crisis” album potente e caratterizzato da un’ottima prova di tutti i musicisti coinvolti a cominciare proprio da Ian Nash (già presente nei Lionheart) autore di ottimi riff e di solos ben confezionati ed esaltanti.
La proposta della Steve Grimmet band non può essere altro che un heavy metal classico, trascinante e coinvolgente capace di colpire nel segno sin dal primo ascolto grazie a linee vocali appassionanti e dirette che si sposano magnificamente con quanto di buono la band propone. L’opener “Karma” e la successiva “Wait Forever” si rivelano il piatto forte di “Personal Crisis” con ritmiche serrate che soprattutto nel caso della seconda traccia richiamano vagamente i Saxon e con uno Steve Grimmet autore di una prova magistrale dietro al suo microfono. Più oscura e cadenzata è “Freedom” mentre i restanti brani viaggiano in maniera lineare facendosi facilmente ascoltare. Ogni pezzo è ben strutturato e degno di nota e senza dubbio sono ancora da citare l’ottima “Enemy” e “Strenght” che rappresentano i momenti più interessanti di “Personal Crisis” grazie al sopraggiungere di ritornelli ariosi e parecchio accattivanti che bissano il successo ottenuto dalla precedenti canzoni.
Attenzione dunque: questo disco non è assolutamente nulla di nuovo o innovativo! Tuttavia si presenta come un prodotto goloso che qualunque amanti dell’hard rock e dell’ heavy classico e melodico non deve assolutamente perdere. Bentornato Steve.