“Requiem” dei toscani Sextum Sepulcrum, è una vera e propria opera rock. Badate bene, non intendo un concept album qualsiasi, ma una vera e propria Opera, la degna colonna sonora per una rappresentazione teatrale.
Gli elementi ci sono tutti: i personaggi, il pathos, i cambi di atmosfera, le orchestrazioni solenni. Un opera dal forte impatto che potremmo definire quasi “cinematografica”, se solo avesse una accompagnamento visivo ad hoc.
Andrea Dell’Olio e Dario Lastrucci sono riusciti ad amalgamare attorno a questo project un nutrita rappresentanza di musicisti attivi nell’underground toscano. Come lascia ben intendere l’iconografia sepolcrale del gruppo, la componente gotica è fortissima e si incastra in un metal classico dalle sfumature più disparate: King Diamond, Moonspell, echi vagamente thrash, ma anche Rainbow e Dream Theater tanto per citare i nomi che vengono in mente.
“Requiem” è dunque disco affascinante ma anche ostico. Pur nella sua ricchezza di contenuti, non dà all’ascoltatore punti di riferimento, scatena un forte effetto sorpresa nell’immediato, vive di sussulti, di improvvise variazioni e di chiaroscuro; alla lunga affiora però una certa stanchezza nel seguire attentamente gli intricati i passaggi dell’Opera. Per quanto originale la trama è estremamente complessa e la musica ne rispecchia chiaramente le dinamiche; temi importanti quali Dio, società, famiglia sono tutti sapientemente incastrati in una fitta trama in cui peraltro non mancano i colpi di scena.
Molte luci e qualche ombra quindi; sarebbe lecito domandarsi quanto uno spettacolo teatrale renderebbe giustizia a un opera del genere…chissà che non possa essere uno spunto per il futuro. Considerato che il CD è venduto a cinque euro l’acquisto è, al di là di tutto, fortemente consigliato.