Conosco i Nalvage da moltissimo tempo, li ho seguiti nella loro evoluzione e da “2 Hymns: Countless Corpses”, uscito nel 2003, di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta. All’epoca del loro primo demo la band campana mi aveva sorpreso davvero favorevolmente, tanto che li avevo voluti inserire nel bill di un festival che avevo organizzato. Il loro sound era un misto fra death e black metal, davvero ben articolato e letale, nel 2005, invece, fu la volta di “Idiosyncratical Armageddon”, ultimo lavoro con alla voce Hypersang. Con questo demo i Nalvage avevano del tutto abbandonato le influenze black metal, per dedicarsi ad un death di chiara estrazione polacca, che richiamava soprattutto i Decapitated. Oggi finalmente dopo tante vicissitudini vede la luce il loro debutto ufficiale “ Worship Dehumanization”, album già pronto da parecchio tempo e che doveva uscire, se non erro, per una label coreana, che poi si è svelata una fregatura per il combo napoletano. Ora invece grazie alla Dead Center Productions “Worship Dehumanization” viene dato alle stampe regalandoci un ottimo disco di musica estrema. Fortunatamente i Nalvage in questo album recuperano parzialmente la componente black che avevano nel primo demo, amalgamandola alla perfezione con l’animo death della band, creando un lavoro che nella sua mezz’ora di durata spinge e randella di sano gusto, con una buona produzione ed una ottima preparazione dei musicisti. Le muse ispiratrici sono sempre da ricercare nel sound di Decapitated, Hate e ci metterei anche gli Azarath, mentre il lato melodico è debitore alla scena black svedese, opportunamente rivisitato dai napoletani. “ Worship Dehumanization” è un album che sono sicuro non deluderà gli amanti del metal più estremo, che il devasto abbia inizio.