Quasi un anno e mezzo è trascorso dalla pubblicazione del bellissimo“Skyforger”, capitolo conclusivo della trilogia dedicata al Kalevala, un lavoro con cui gli Amorphis hanno letteralmente fatto incetta di riconoscimenti, calcando palchi prestigiosi e raccogliendo consensi pressochè unanimi. Neanche il tempo di gustarci il recente DVD “Forging The Thousand Lakes” che la band torna sul mercato discografico con la più audace delle mosse, riproponendo i classici del primo periodo della band con la nuova formazione. Operazione ambiziosa quella di rispolverare i vecchi gioielli di famiglia, quasi a volere riappropriarsene e riscrivere un passato scolpito negli annali del metal; se parliamo di album come “Tales From The Thousand Lakes” o “Elegy” è chiaro che i rischi dell’operazione non sono pochi.
Così fra qualche pezzo che lascia l’amaro in bocca (Magic & Mayhem) ed altri che acquistano un valore aggiunto (My Kantele), possiamo considerare l’operazione di restyling riuscita solo in parte. Questa è la classica situazione in cui non sempre una produzione migliore fa acquisire valore, nel caso dei dischi in questione viene poi a mancare l’atmosfera che li caratterizzava e che ne è stato, allora come adesso, il tratto determinante. Insomma, il disco è l’ennesima dimostrazione di una band viva e desiderosa di fare bene ma stavolta, concedetemelo, si tratta di un mezzo passo falso. Ci rivediamo alla prossima prova in studio.