Provengono dalla Bulgaria e sono reduci dalla partecipazione alla compilation tributo a Helloween e Gamma Ray intitolata Hell-o-Ray. Voice Of The Wildnerss è il primo album del terzetto bulgaro capitanati dalla cantante Maria, autrice di buona parte dei testi insieme a Todor Dyakov e dalla voce ben poco femminile, dal chitarrista e mente del gruppo Yavor Kamenov, e dal batterista Borislav Glavev.
La partecipazione al tributo alle zucche tedesche e al raggio gamma dà una prima e forte idea di cosa i nostri possano proporre, ed è proprio power di matrice anni ottanta che propongono. Pochissime elaborazioni in studio, musica diretta, forte scontata per qualcuno, ma altamente efficace.
Power/Speed di sicuro effetto, veloce, sempre di alto livello; tutte le nove tracce sono un vero cazzotto sparato dritto in faccia, potenza e melodia trovano una perfetta unione in questo debutto.
La produzione è decisamente buona, pur se con qualche (ininfluente) limite che conferisce però quell’effetto retrò di sicuro gusto per chi, come me, ha vissuto gli anni anni ottanta e ne sente sempre e continuamente la mancanza. Gruppi come i Rampart ci riportano veramente tanto indietro.
Già dall’iniziale Under Control si intuisce il valore della proposta dei bulgari, per poi passare a un inno metal Warriors, “The sound of metal, against darkness we unite…” un inno di battaglia , che può essere chiaramente letto in chiave Heavy Metal.
Si prosegue in chiave speed in Flood, che anticipa la più pomposa Desert Of Time, che ricorda vagamente gli Stratovarius in alcuni frangenti, ma è tutto un susseguirsi di grandi pezzi da battaglia, efficaci su disco ottico, ma sicuramente spettacolari dal vivo.
I Rampart sono convinto potranno far parlare molto di sè se queste sono le premesse. Spettacolari.