Terzo album per la one man band Infestus, capitanata dal solo Andras, che si occupa di tutti gli strumenti e le voci. “Ex|ist” riprende il discorso lasciato in sospeso dal precedente “Chroniken Des Ablebens”, puntando, ancor di più del suo predecessore, sull’impatto emotivo e melodico, lasciando i lidi grezzi e marci che avevano segnato il primo capitolo, “Worshiping Times Of Old”. “Ex|ist” è un enorme passo in avanti rispetto al passato, Andras è maturato come musicista e questo si riflette sulle sette tracce presenti su quest’album. Il sound della band teutonica è compatto, gelido e dalle tinte cupe. Si passa da momenti di pura velocità e rabbia ad aperture funeree e imponenti, che portano alla mente gli Shining, anche nella stessa canzone, come accade nell’apripista Akoasma. Il disco è ben strutturato e la vena funerea di Andras raggiunge altissimi livelli in “Darkness Blazing In The Flame Of Fire” e “Mirror Mind Reality””, canzoni che si stagliano imponenti e grigie e dalla lunga durata, che però hanno il pregio di non annoiare, anzi aumentano di intensità minuto dopo minuto, ma è con la conclusiva “Descend Direction Void”, che Andras raggiunge il massimo della sua ispirazione: nei suoi venti minuti scarsi riesce a suscitare emozioni fortissime e rappresentano al meglio quello che è, cioè una disamina dell’intorpidimento e della futilità della vita.
Per concludere “Ex|ist” è un grande disco, senza troppi giri di parole o senza tante frasi ad effetto, gli Infaustus meritano la vostra attenzione e per me questo si candida già a come uno dei migliori dischi black dell’anno.