Eccoci di nuovo catapultati nel mondo del death metal grazie all’arrivo in redazione del secondo demo cd degli Engram. Il gruppo di Ascoli Piceno ci propone un death metal molto tecnico di difficile categorizzazione. Quattro brani costruiti su articolati intrecci di chitarre e supportati da una varia sessione ritmica. A livello compositivo è davvero difficile trovare la giusta definizione per la musica di questo combo. Su una cosa non c’è alcun dubbio: la voce è quanto di piu’ death metal avete mai sentito. Growl corposi e ben articolati supportano il buon tappeto musicale scandendo versi di morte costruiti ottimamente nei testi. La proposta sonora è molto varia o forse sarebbe meglio dire “inusuale” poiche’ nonostante la pesantezza dei riff di chitarra la musica non è mai oppressiva e ripetitiva merito sopratutto del buon lavoro del batterista. Non siamo in presenza infatti di un disco ritmicamente monotono costituito solo da grind tempos e pattern velocissimi; tutt’altro. Quasi tutto il demo si basa su tempi di batteria ritmati ma mai troppo veloci che si fondono al meglio con il gioco composto dal resto della band. Piu’ che buono il lavoro dei chitarristi. I riff di chitarra, nonostante il suono forse un po’ poco corposo, sono eseguiti molto precisamente riuscendo a costruire un buon impatto capace di fondersi alla perfezione con voce e sessione ritmica. Sostanzialmente un buon demo che pecca forse solo di una produzione molto pulita ma poco incisiva. I suoni di batteria sono ben definiti ad esempio ma il volume leggermente troppo alto delle casse e del rullante tende a coprire molto il resto inabissando in alcuni punti il suono delle chitarre. Dettagli di produzione che comunque rimangono marginali rispetto al sicuro valore compositivo/esecutivo di questa band.