Eclipse è il secondo mini-cd per gli Adimiron, combo brindisino dedito ad un metal che loro stessi, nella lettera di presentazione inviata alla redazione, definiscono Death melodico, ma che io, più genericamente, preferisco definire Extreme Heavy Metal per non correre il rischio di essere riduttivo e superficiale nei confronti della band. Il gruppo nasce nel 1998 sotto il moniker di Angels of Darkness tramutato in Adimiron solo all’inizio del 2000. Eclipse esce a breve distanza dal precedente Everlasting Fight e ne conclude il concept, incentrato sull’eterna battaglia tra il bene ed il male, dichiarando (com’è ovvio che sia visto l’andazzo che ha preso il genere umano) la vittoria delle forze del male, peraltro ottimamente rappresentata dalla cover di Eclipse, raffigurante l’uomo, vinto, e l’avvento dell’oscurità sulla terra. Sperando che questo scenario non si riveli premonitore, passiamo oltre e parliamo della musica e dell’ottimo lavoro della band. La produzione è molto buona, di livello veramente notevole considerato il fatto che si tratta di una demo, e la proposta musicale risulta molto personale e ben suonata. Eclipse si compone di di tre brani più un prologo ed un epilogo per un totale di circa venti minuti di aggresione sonora! Il sound è caratterizzato da passaggi sinfonici che richiamano alla mente opere neo-classiche e da fraseggi chitarristici degni del Timo Tolkki più ispirato che si alternano a sferzate ben più estreme, catalogabili non altrimenti se non nel black metal… e non è tutto! Power aggressivo, power quanto possono esserlo i Children of Bodom insomma, ma di pregevole fattezza. La ritmica delle canzoni è densa di accelerate e pacati ritorni a tempi più cadenzati sui quali le melodie delle chitarre di Alessandro, a volte veloci ed aggressive, a volte pomposamente tecniche e barocche, la fanno da padrone. I tempi sono grossomodo quelli canonici del death metal ma leggermente accelerati rispetto agli standard del genere, tendenti al thrash. Mentre il vocalist Leonardo spazia tranquillamente dallo screaming più isterico al growl più cupo ed oscuro. Tutto ciò dovrebbe essere sufficiente, sia per giustificare la mia generica definizione del sound come “Extreme”, sia per stimolare voi lettori ad appuntare il nome della band e seguire quindi i loro sicuramente notevoli sviluppi.