Mi e’ giunto senza nessuna nota questo demo, un semplice cd e la copertina, con dietro i titoli delle canzoni, i componenti della band, un indirizzo e-mail e i ringraziamenti. Niente flyer di accompagnamento, nulla di nulla. Cosi’ non mi e’ rimasto che inserire il cd nel lettore ed ascoltare… Sono interessanti questi “… the sun of weakness”, con la loro musica malinconica e dolce. Peccato che il cd sia prodotto in maniera parecchio povera. Gia’, perche’ la bella musica che traspare da questi solchi e’ molto rovinata da una produzione assolutamente inadeguata (soprattutto per quanto riguarda le voci, ma un po’ tutti i suoni sono “ovattati” e resi male), produzione che giustifica il voto basso, poiche’ rende il cd davvero di difficile ascolto. Ma analizziamo un po’ i pezzi… “The sun of weakness” si apre con un giro di note che richiama moltissimo quello di “The cry of mankind” dei My Dying Bride, sul quale si innestano poi la malinconica voce del cantante e dei “gemiti chitarristici” molto caldi. Le tastiere riproducono un pianoforte (ossatura principale di praticamente tutte le canzoni), e l’atmosfera ricreata e’ molto avvolgente. Il pezzo si chiude riprendendo le note iniziali (proprio come il famoso brano della sposa morente),e se non fosse per questa sensazione di “gia’ sentito” il pezzo soddisferebbe ancora di piu’ di quanto gia’ soddisfa. “Sunrise” si apre ancora con delle tastiere che ricordano gli italiani Ashram (il che e’ un bene), l’atmosfera e’ ancora una volta calda e un po’ malinconica, ed anche qua il cantato sembra aderire bene al tappeto musicale (per quello che si riesce a capire dalla produzione). “Grateful time” inizia invece con un arpeggio di chitarra che ricorda i momenti piu’ acustici di “The Silent Enigma” degli Anathema (avete presente quei piccoli intermezzi darkeggianti che interrompevano le parti doom? Ecco…) ed il pezzo si sviluppa tutto in questa direzione. Molto emozionale, le chitarre rivestono un ruolo piu’ importante rispetto alle altre composizioni, ma la qualita’ resta alta. “Illogic creature” mi ha colpito di meno rispetto ai pezzi precedenti, tuttavia rimane comunque una composizione discreta. Chiude il lavoro “Breath of the fog”, altro brano che mi ricorda un po’ certe aperture acustiche degli Anathema del periodo di “The silent enigma”. Anche qua non c’e’ nulla da dire, begli arpeggi, atmosfera ricreata molto bene e voce che, per quello che si capisce, appare molto “sentita”. Avvolgente. Che poi un po’ tutto il cd e’ avvolgente… Peccato, peccato davvero per i suoni. Non posso assegnare ai “…the sun of weakness” piu’ di un 6.5 per il problema gia’ abbondantemente citato, tuttavia sono molto curioso di risentirli con un prodotto dal suono migliore, perche’ da quello che si puo’ intuire ci sono delle notevoli capacita’ a livello di composizione, soprattutto per via delle atmosfere che la band riesce a ricreare. In bocca al lupo ragazzi, fatevi risentire presto, le capacita’ sembrate averle!!!