E’ sempre un piacere ricevere un demo come quello degli Hideweaver. Questa giovane band di heavy metal proveniente da Forlì, non ha lasciato nulla al caso, ma ha progettato tutto nei minimi particolari: la registrazione del suddetto demo non è male e ogni strumento esce forte e compatto dalle casse dello stereo e mentre ascolto i pezzi proposti dai cinque ragazzi mi ritrovo a sfogliare un booklet davvero ben curato ed interessante che vede tra l’altro la presenza dei testi, molto affascinanti ed introspettivi. Tutte le canzoni presenti all’interno di “Time to rise – Demo 2004” sono legate da un filo conduttore ben preciso ovvero “un viaggio attraverso i grandi mali ed i grandi interrogativi dell’umanità del terzo millennio”. Musicalmente parlando ci troviamo davanti una band preparata ed ispirata: interessante è il lavoro alle chitarre di Fabio e Luca, il primo anche lead guitar del gruppo, che attraverso riff rocciosi e ruffiani uniti a soli tecnici e non banali costituiscono l’anima portante dei pezzi del combo emiliano; dal punto di vista delle vocals troviamo invece Gianni, cantante discretamente dotato la cui ugola ben si fonde con la musica composta dagli altri ragazzi, mentre la sezione ritmica creata da Voloda (batteria) e Raffaele (basso) riesce a conferire alle songs il groove necessario per suonare heavy. “Time to rise” si compone di ben otto pezzi per un totale di quasi quaranta minuti di musica tutti piuttosto interessanti. Si parte con “Shinin’ walls” pezzo molto veloce ed orecchiabile che riesce nella sua funzione di incuriosirmi e di proseguire con maggiore interesse l’ascolto del demo in questione. La successiva “Standin’ on the fate’s shoulder” assieme a “Channel H8” si svela uno dei brani più belli ed accattivanti dell’intero demo costituita da ritmiche ispirate al metal ed hard rock anni ottanta mentre si parte con il power stile Helloween e Gamma Ray con le successive “Victory” e “God of the mountain” quest’ultima accompagnata da un riff di chitarra dannatamente orecchiabile e bello! È ora il momento dei lenti ed ecco spuntare “The dreams crusher” che come molto spesso accade nelle ballad si dimostra un po’ troppo sdolcinata e ripetitiva salvandosi solo per l’incredibile solo di Fabio che si dimostra ancora una volta un ottimo chitarrista. Termina l’album la title track, roccioso mid tempo, che si snoda attraverso un riff non proprio orecchiabile ma in ogni modo interessante. Insomma mi sento di promuovere questi ragazzi; “Time to rise” è suonato con la passione e lo spirito giusto di chi percorre la via dell’heavy metal. Certo, alcune piccole pecche ci sono e alcuni passaggi sono un po’ scontati, ma essendo la band in questione al primo demo sono sicuro che in futuro sapranno migliorarsi; inoltre questo demo 2004 è stato registrato dagli Hideweaver stessi all’interno del loro studio di registrazione e ci troviamo di fronte ad un prodotto notevole e ben curato sotto tutti gli aspetti sia grafici sia musicali. Complimenti dunque, spero che con il prossimo demo possiate migliorare ancora e magari riuscire a trovare un contratto.