Cari amici, quello che sto per presentarvi è il primo demo dei messinesi Denied, gruppo nato nel 2000 ma che ha potuto contare su una line-up stabile solo nel 2004. la vera gavetta i nostri amici l’hanno fatta, come si suol dire, “On Stage”, suonando nelle piazze e nei locali. Tutto questo ha contribuito ad affinare la loro tecnica e l’amalgama fra i vari componenti. La musica dei Denied, nonostante s’ispiri all’Heavy Metal classico di matrice ottantiana, contiene al suo interno delle variazione che lo rendono, se non originale, quantomeno personale: mi riferisco ai numerosi cambi di ritmo ed la cantato che sfiora quasi i lidi del Power. Completano il tutto gli splendidi assoli che non risultano mai noiosi e scontati e l’ottima sezione ritmica. Sin dalle prime note di “Agony”, un intro strumentale molto struggente ed anche, in parte, molto psichedelico, l’ascoltatore viene travolto da un senso di soggezione che viene subito fugato da “The Waste Remains The Same”, “Quest For Deliverance” e “Ride To The Land Of The Machine Guns”, tre mazzate sonore di rara potenza ed intensità scandite da ritmi spaccaossa e senza tregua dettati dal titanico lavoro del basso di Giuseppe Regi e da quella macchina infernale che risponde al nome di Sciacca, chorus accattivanti creati dalla splendida voce di Stefano Bottari, assoli taglienti come lame di rasoio generati dalle due asce Christian Bicchieri e Francesco Pirrone. Il demo dei Denied è un concentrato di adrenalina pura, in grado di risvegliare anche i pazienti di un reparto di geriatria in perenne stato catatonico. Benchè composto solo da quattro pezzi (un intro e tre pezzi), sin dal primo ascolto si può notare il feeling e la voglia di dimostrare il proprio valore che pervade i vari componenti del gruppo. Non resta che attendere il successore di Heavyland per avere una conferma delle spiccate capacità del gruppo.