I Reality Grey sono una delle realtà del panorama metal pugliese che ad un anno di distanza dal debutto “Reborn in Pain”, demo che nonostante una mancanza di originalità faceva intravedere le buone qualità di questi ragazzi, tornano in pista con il full lenght autoprodotto “ Darkest Days Are Yet To Come”. Il genere proposto dal quintetto barese è un death metal di stampo svedese, impreziosito da sane dosi di melodie tanto care al vecchio metal di Maiden e Judas Priest. Le prime due tracce “ Reality Grey” e “ Never Again” sono esempi evidenti di quanto descritto qui sopra; un mix avvincente tra le ultime produzioni dei Children of Bodom e gli In Flames più classici, dove a farla da padrone ci pensano gli stupendi intrecci solisti dei due axemen Anto e Peppe, notevolmente cresciuti a livello tecnico rispetto al demo precedente. Le successive “ The Cold Winter”, “My Hell” ( quest’ultima la canzone più aggressiva del lotto, che mi ha ricordato gli In Flames di “Lunar Strain” ) scorrono in maniera più che piacevole, mentre con “Betrayal” si raggiunge il livello più alto; una canzone dalla lunga durata, che alterna sfuriate death a momenti più riflessivi senza cadere mai nel prolisso. Da segnalare la già citata “My Hell” e la conclusiva “F.U.”, apparse entrambe nel precedente lavoro, le quali acquisiscono maggior vigore con la nuova registrazione; ed è proprio la registrazione ad opera dei Golem Dungeon Studio di Ottavio Marzo, il quale si rende protagonista di un assolo di pregevole fattura proprio su “F.U.”, a rappresentare il punto di forza di questo lavoro. Una registrazione potente, altamente professionale e priva di sbavature che mette in evidenza il drumming preciso e devastante di Vlady. Ottima registrazione, ritmiche potenti, melodie avvincenti ed un cantato graffiante: insomma tutte le caratteristiche che fanno di questo” Darkest Days Are Yet To Come” un album davvero esaltante. Pollice in alto per una band di cui si sentirà parlare al più presto.