Con “An Eternal Memory” mi si è presentata una situazione che in questi anni non mi era ancora capitata e che mi ha lasciato perplesso: mi è arrivata una versione incompleta di un demo. Ora, sebbene solitamente io incoraggi sempre i nuovi gruppi ad incidere per i propri demo solo i pezzi migliori, in maniera da curarli meglio privilegiando la qualità alla quantità, tuttavia in questo caso mi trovo a dover recensire un lavoro incompleto, con tutto quello che questo comporta. Detto ciò la musica dei Lahmia è una miscela di gothic e death melodico in misure diverse a seconda delle tracce, con però sempre ben in evidenza delle sonorità heavy un po’ “vecchio stile”. L’opener “Total War” è un brano ascoltabile, ma sinceramente troppo lungo (quasi 9 minuti di durata, una mole difficile da gestire, ed infatti i Lahmia non riescono a mantenere l’ascolto abbastanza fluido) che deve qualcosa ai Dark Tranquillity, “Crystal Heart” è il pezzo più orecchiabile, ma non rimane comunque impresso (ed anche in questo caso si poteva togliere qualcosa ai suoi quasi 5 minuti e mezzo), infine “Winter’s Funeral” ha anch’esso una durata troppo elevata (quasi sette minuti e mezzo), ma si segnala come la composizione meglio riuscita (seppur nulla di che), risultando meglio bilanciata e ricordando un po’ i Sentenced. Alla fine non sono rimasto molto impressionato da “An Eternal Memory”, i cui pezzi si meritano una sufficienza ma che mi sono sembrati ancora lontani dal risultare veramente interessanti. Il mio consiglio ai Lahmia è quindi innanzitutto quello di “asciugare” le composizioni, riducendo il minutaggio infatti probabilmente i pezzi risulteranno più incisivi, poi svecchierei un po’ il sound, infine mi pare che ci sia da lavorare ancora sulla maturazione della proposta musicale (e “Winter’s Funeral” potrebbe essere una buona via da seguire).