Un sogno è diventato realtà: poter parlare con John Payne degli Asia. Infatti questo gruppo di Prog Rock, che tanto successo ha avuto nei primi anni ottanta, è uno dei miei preferiti di sempre.
Prima di fare l’intervista avevo timore dei brutti atteggiamenti da rockstar ed invece si è rivelata una persona squisita, simpatica e umile. Inoltre è uscita fuori anche qualche frecciata al governo americano. Leggete e ascoltate il nuovo bellissimo lavoro degli Asia.
Ciao John! Come stai? E’ per me un onore parlare con te dato che gli Asia sono una dei miei gruppi preferiti di sempre..
Ciao! Splendido! E’ un piacere anche per me parlare con te. E’ fantastico avere gente che continua a gradire la nostra musica.
Ho ascoltato il nuovo album e l’ho trovato veramente grandioso. I miei complimeti per l’ottimo lavoro. Prima di tutto vorrei farti una domanda sulla formazione. Questa è la stessa dal 2000: è la formazione definitiva degli Asia?
Sì, è corretto. Infatti questa è la formazione più duratura della storia degli Asia. Forse potremmo realizzare un sito web in cui i fan possano votare di eliminare e rimpiazzare qualcuno. Scherzi a parte, prima di tutto siamo amici e ci troviamo così bene musicalmente che non abbiamo il desiderio di cambiarla. Penso che Silent Nation mostri un sound di un vero e proprio gruppo.
La prima cosa che ho notato è il titolo dell’album: in genere il titolo inizia e finisce per “A”, ma non questa volta. Come mai avete scelto “Silent Nation” come titolo per l’album?
Inizialmente avevamo intenzione di chiamarlo ARCANA. Ma questo titolo non rispecchia la musica che è contenuta nell’album. Silent Nation è stato scelto perchè rappresenta al meglio le canzoni. E’ un po’ come una ventata di aria fresca così come la nuova copertina.
Ho solo la copia promozionale senza i testi. Di cosa parlano i testi dell’album?
Quest’album è probabilmente il più politico che abbia mai scritto. Stando in America vengo molto influenzato dalla politica. L’album parla delle guerre, inquinamento e come l’uomo della strada non abbia voce in capitolo. Non voglio imporre le cose alle persone ma solo farle riflettere.
Come decrivi l’album?
Quest’album ci ha fatto girare in circolo. E’ probabilmente il disco che più si assomiglia al primo album degli Asia. Registrandolo in America ci ha dato l’opportunità di ascoltare le stazioni radio di rock classico che ci ha fatto ricordare le nostre radici. E’ un album fortemente basato su una canzone.
Qual è la canzone che rappresenta al meglio l’album per te? E perchè?
Probabilmente è Midnight. Ha una melodia molto forte, una sezione progressive. Ha un suono molto Asia e liricamente affronta i problemi del mondo.
Alcune canzoni mi riportano al primo periodo degli Asia: Asia, Alpha, Astra. Sei d’accordo con me?
Sono d’accordo con te. Non abbiamo programmato di realizzarlo come il primo album, ma è andata così. Penso che dipenda dal fatto di essere solo in quattro e di aver riscoperto una radio di rock classico che ci ha fatto lavorare in modo simile.
Possiedo molti bootleg dal vivo “ufficiali”. Sono proprio ufficiali? Come mai questa scelta?
Siamo stati avvicinati da una compagnia che ci disse che delle persone stavano facendo soldi, in particolare in Giappone, vendendo dei bootleg dei nostri concerti. Ci avevano raccomandato di renderli ufficiali per fermare le vendite non autorizzate. Ciò fu un errore da parte nostra credo. Molti di questi sono registrazioni scadenti e sono in linea di massimo in vendita ad alto prezzo. Non valgono l’alto costo che hanno.
Ricordi qualche episodio divertente accaduto durante le sessioni di registrazione?
Quando ho registrato le parti di voce principali per l’album ho fatto uno scherzo all’ingegnere di aiuto Preston. Ho finto che il microfono non stesse funzionando, facendo mancare delle parole durante la fase di test del microfono stesso. Dico tutta la frase ma solo pronunciando alcune parole o parti di parole. Ciò ha fatto pensare che il microfono non funzionasse perfettamente e gli ho fatto cambiare tre microfoni prima di rivelare lo scherzo (Ride NdR).
State facendo dei concerti di supporto all’album? Farete dei concerti in Italia?
Stiamo programmando di supportare pienamente quest’album e speriamo di suonare in tutta Europa all’inizio del prossimo anno. E’ passato del tempo da quando abbiamo suonato in Italia. Il concerto sarà molto differente: pensiamo di suonare principalmente gli ultimi album e il primo degli Asia.
Qual è la tua opinione sulla guerra in Iraq? Sei favorevole o no?
Sono molto confuso su questo fatto. Come in molte guerre muoiono molti civili e questo è inaccettabile. Penso che se non fosse stato per il petrolio in Medio Oriente non avremmo avuto la guerra. Ci sono molte parti del mondo in cui ci sono dei dittatori, inoltre questa azione non è stata autorizzata dalle Nazioni Unite. In generale penso che la guerra era sbagliata ed eravamo tutti confusi da informazioni sbagliate.
Andiamo sul personale. Ci puoi dire com’è nata la tua passione per la musica?
Ho cominciato a suonare la chitarra all’età di otto anni. Appena rientravo a casa dalla scuola andavo nella mia cameretta e suonavo per ore. Sono stato molto fortunato a crescere in un periodo musicalmente esplosivo. I gruppi che pubblicavano dischi nella mia infanzia hanno scritto il libro della musica rock: Zep, Free, Purple, Santana, Cream.
Inizialmente mi interessavo di questi gruppi per via della chitarra ma in seguito mi sono accorto che mi interessavano i cantanti: Paul Rodgers, Coverdale, Gillan, Hughes, Perry e Lou Gramme. Poi ricercando le radici di questi gruppi ho scoperto la musica nera e che mi ha influenzato: Sam cook, Marvin Gaye, Wilson Pickett e Stevie Wonder.
Siamo in chiusura. E’ stato un piacere parlare con te. Ti lascio dello spazio per dire tutto quello che vuoi.
Per prima cosa sono desolato di non aver potuto suonare in Italia per così lungo tempo ma ci stiamo impegnando per tornarci ancora.
Voglio che la gente ascolti i testi di questo CD. Mi preme perchè provengono dal mio cuore e spero che il mio piccolo messaggio crei qualche piccolo cambiamento.