“Five Shots From Underground”: Cinque domande Cinque al Top Demo di Heavy-Metal.it !
Raccontateci la vostra storia e presentate il gruppo.
Ciao a tutti, io sono Michelangelo il batterista del gruppo. Non ci piace tanto raccontare la solita trafila di come la band si è formata, ma ci piace più descrivervi la nostra musica, e quello che noi vogliamo comunicarvi. Bastano due parole: diversità e sperimentazione.
Tutto quello che potete trovare nella nostra musica si ispira a diversi generi e a diverse senzazioni, non ci piacciono le barriere musicali, e tentiamo di non erigerne all’interno delle nostre canzoni. Se cercate questo in un gruppo allora vi invito ad ascoltarci, e a provare il nostro modo di concepire la musica.
Cosa ricordi del primo concerto che avete tenuto ?
Del primo concerto mi ricordo un locale piccolissimo, poca gente, gli ampli che fischiano appena si apre il volume della chitarra, la batteria che copre tutto, la voce che non si sente e una corda di basso saltata durante il primo pezzo!!! Penso che sia stato un pò così per tutti la prima volta!!!!!!
Cosa non ti piace del metal in Italia e cosa cambieresti ?
Il Metal in Italia mi piace molto, ci sono un sacco di gruppi validi e di idee interessanti.
Quello che non mi piace purtroppo è la culture dell’ascoltatore ed il sistema di gestione dei locali. La musica dal vivo non è solo un mezzo per riempire i locali, ma è una forma di cultare e di comunicazione. Non può avere barriere, e muore se viene sfruttata.
Miglior gruppo italiano e più sopravvalutato gruppo italiano ?
Direi come miglior gruppo italiano sicuramente gli Exilia, come più sopravvalutato i Linea 77.
Cosa ti ha dato la musica e cosa vuoi dargli tu ?
La musica mi ha dato tante emozioni fortissime, mi ha accompagnato in tante situazioni, mi ha aiutato in tanti momenti ed è quello che vorrei fare nella vita.
Vorrei poter dare nuove emozioni ad altre persone come ne ho avute io da altri gruppi. Emozionare altre persone, comunicare.