Dopo aver recensito l’ottimo debutto del gruppo nostrano Steel Seal, ho voluto scambiare quattro chiacchere con il disponibilissimo e simpaticissimo Marco Valerio Zangani con cui ho saputo anche come è nata la collaborazione artistica con il bravissimo DC Cooper.
Ciao Marco, innanzi tutto ti ringrazio per l’intervista.
Inizio subito chiedendoti di raccontarci una breve storia del gruppo.
Ciao Stefano, grazie a te e a tutto lo staff di Heavy-Metal.it! La storia degli Steel Seal inizia nel 2003, quando, per mia iniziativa, si costituì il primo nucleo del gruppo, quello che ha registrato il “Demo 2003”: un mini-CD promozionale di 5 brani con le parti di batteria sintetizzate al computer che riscosse l’attenzione di diverse Case discografiche nel corso del 2004 e ci portò a firmare il contratto con l’Underground Symphony per la registrazione del nostro primo album. Subito dopo, tuttavia, si verificarono taluni problemi fra di noi che portarono al rinnovo di quasi tutta la formazione, con il subentro di Andrea e Fabio al bassista e al tastierista precedenti e l’arrivo di Luca come batterista. Rimaneva scoperto il ruolo del cantante: sia noi che l’Underground Symphony eravamo convinti che la qualità dei brani fosse tale da autorizzarci a sperare nella collaborazione di un vocalist famoso a livello internazionale e infatti nel 2004, dopo aver sottoposto il Demo ad alcuni dei più affermati cantanti metal del mondo, ottenemmo la disponibilità a partecipare al progetto di vere e proprie star come Doogie White e DC Cooper. Quindi ancora contatti, approfondimenti, trattative che richiesero un sacco di tempo, praticamente tutto il 2005… ma alla fine, a inizio 2006, raggiungemmo l’accordo finale con Cooper e durante l’anno scorso abbiamo completato la registrazione di By the Power of Thunder, che è uscito a fine dicembre 2006 in Giappone e qualche settimana dopo nel resto del mondo.
Da dove deriva il monicker Steel Seal?
Da una mia personale intuizione, poi condivisa dal resto del gruppo: mi piacevano l’effetto del suono, molto simile, che le due parole hanno in inglese ed il loro significato in italiano, “sigillo d’acciaio”, che mi sembra decisamente adatto per un gruppo di metal. Inoltre, c’era anche una componente simbolica e scaramantica, in quanto la nascita di questo gruppo doveva rappresentare la chiusura, “sigillandola”, finalmente, della prima parte della nostra attività nel campo musicale, quella della lunga, estenuante, misconosciuta gavetta, e siglare l’avvio di una nuova fase… e così è stato, per fortuna!
L’album è uscito, come al solito, prima in Giappone del resto del mondo. Come siete stati accolti lì? E nel resto del mondo?
Sì, hai detto bene: di solito è così perché le Case giapponesi, abitualmente, quando acquistano la licenza per stampare e distribuire in Asia un album di un gruppo europeo, vogliono anche il diritto di prelazione a livello mondiale per un periodo di almeno 15 o 20 giorni. Comunque, probabilmente nel nostro caso questo è stato un bene perché il pubblico giapponese e coreano ha accolto l’album in maniera veramente ottima ed è sicuramente importante per un gruppo esordiente presentarsi all’uscita dell’edizione europea con già alle spalle un chiaro riscontro di pubblico sulla qualità del prodotto. Basti pensare che l’edizione giapponese è stata nei Top 100 delle classifiche di vendita di Amazon.com per più di 60 giorni consecutivi, oltre che in quelle di diversi altri siti specializzati giapponesi e coreani (CDJapan, Melon.com, ecc.)… L’edizione europea, invece, è ancora di uscita troppo recente per poter dire qualcosa di preciso, però sembra che ci siano già buoni riscontri specialmente negli Stati Uniti, dove la presenza di Cooper ha inciso sicuramente nel farci conoscere più di quanto non accada di solito con un gruppo esordiente.
Parliamo un po’ della musica, a mio avviso molto grintosa e veloce. Quali sono le vostre influenze musicali?
Beh, sono veramente tante e le più varie, se consideriamo noi quattro singoli musicisti (escludendo Cooper): ad esempio, Luca ama i Rush e i Symphony X, Fabio gli Artension ed i Genesis, Andrea predilige i Dream Theater e i Metallica ed io apprezzo molto i Dio ed i Black Sabbath post-Ozzy. A questi nomi possiamo poi senz’altro aggiungere i Led Zeppelin e naturalmente i Deep Purple, poi gli Whitesnake, i Saxon, gli Iron Maiden, i Van Halen, i Gotthard, gli Stratovarius ed altri ancora… Lo stile del gruppo, in fondo, costituisce la risultante e la fusione dei nostri diversi gusti personali, da cui viene fuori qualcosa di sicuramente originale, anche se, naturalmente, anche in questo caso delle precise influenze possono essere rinvenute: ad esempio, qualche giorno fa abbiamo letto in un sito giapponese una valutazione: “Steel Seal: when Rainbow meet Malmsteen”, che personalmente non trovo per nulla fuori luogo. Comunque, quel che è certo è che ci sforziamo di fondere melodia e potenza, eleganza ed aggressività, tecnica e sentimento in un unico, riconoscibile stile e sui risultati di questo sforzo il giudizio del pubblico sembra essere davvero positivo, al momento.
Nell’album figura come ospite il grandissimo DC Cooper. Pensate di lasciarla solo come collaborazione occasionale o possiamo aspettarcene una più lunga e duratura?
Noi, naturalmente, speriamo che la collaborazione con Cooper possa proseguire anche in futuro e magari anche trasformarsi in un rapporto stabile, con la decisione di DC di entrare a far parte del gruppo come membro permanente… anche se sappiamo che questo non sarà facile, dati i suoi impegni professionali ed i numerosi progetti cui sta attualmente partecipando. Comunque, niente di definitivo è ancora deciso: DC ci ha detto che sta vagliando accuratamente le varie ipotesi sul tappeto e ci farà sapere al più presto le sue valutazioni. Naturalmente, come ho già detto altre volte, molto dipenderà anche dal riscontro di vendite di By the Power of Thunder, per cui ogni metal fan italiano che voglia assicurarsi la presenza di un fuoriclasse come Cooper in un gruppo nazionale sa quello che deve fare: acquistare il nostro CD! (Ride NdR)
Raccontaci come è nata questa collaborazione.
Nel modo più semplice e naturale possibile: dopo la firma del contratto con l’Underground Symphony eravamo in cerca di un nuovo cantante, come ho detto prima, ed avendo grande fiducia nella qualità dei nostri brani, abbiamo semplicemente spedito a Cooper il nostro Demo 2003 per sapere se era interessato ad una collaborazione… e lui ha risposto di sì! Tutto qui, niente di particolarmente difficile o che richiedesse chissà quali tattiche o strategie fra menager o Case discografiche… Casomai, i problemi sono venuti dopo, quando si è trattato di definire i tempi, le modalità e le condizioni della collaborazione, ma siamo comunque riusciti a venirne fuori. La cosa importante, secondo me, è avere la stessa mentalità professionale nell’approccio al lavoro e “sentire” la musica nell’identica maniera, e con DC, che è un grande professionista, ci siamo trovati immediatamente in sintonia, come del resto il risultato finale mi sembra testimoni ampiamente.
Parliamo dei testi. Su cosa vertono e a cosa vi ispirate per la loro scrittura?
Fin dall’inizio del progetto Steel Seal abbiamo messo particolare impegno – in primo luogo io, che sono l’autore di musica e parole – nell’elaborare testi di qualità ed elevato lirismo, che evitassero di ricadere nel tormentone “uuh baby, baby” e nelle altre scontate banalità convenzionali degli stilemi metal. Quindi, gran parte delle liriche prendono ispirazione da composizioni di famosi poeti e scrittori di madrelingua inglese, da William Blake ad Edgar Allan Poe, da Rudyard Kipling a John Keats, e così via, in modo da garantire che le canzoni possano disporre di versi che facciano pensare ed anche commuovere, oltre che divertire, chi li ascolta. Le tematiche affrontate sono le più diverse, anche perché non volevamo rinchiuderci in un solo genere come, per esempio, il fantasy o l’epico, e le canzoni spaziano dalle allegorie fantasy di Anger Storm all’epica di Roncesvalles’ Day, dall’amore infelice di Crying my Heart Away al senso della vita di Theatre of Pain, dal significato di essere Uomo di cui parla If al rimpianto di una grandezza perduta di Walhalla, ed altro ancora, con una varietà di spunti e suggestioni che spero possa essere apprezzata dagli appassionati di metal.
Come tanti gruppi, immagino non viviate con le vendite dell’album. Quindi che fate al di fuori dell’attività musicale?
Immagini bene, nessuno di noi quattro è un musicista a tempo pieno e tutti facciamo un altro lavoro per vivere: io e Andrea siamo dipendenti pubblici, Fabio lavora nell’informatica e Luca nel campo del fitness e dell’educazione fisica. In Italia, purtroppo, non si vive di solo metal, caro mio… Quindi non è facile per noi, come potrai capire, riuscire a conciliare spazi, tempi ed esigenze così diversi e spesso in conflitto fra di loro. Ci vogliono grande tenacia e spirito di sacrificio, e soprattutto una smisurata, viscerale passione per la musica per riuscire a far bene anche in una situazione di questo genere, e noi per fortuna abbiamo tutto questo, anche se le nostre professioni ci comportano certamente più di un problema nell’attività musicale, condizionando in particolare l’attività live.
A questo proposito, che mi dite riguardo all’attività live?
Guarda, stiamo provando a mettere in piedi un tour promozionale, magari con non tantissime date e anche soltanto in Italia, per farci conoscere meglio nei concerti dal vivo e “spingere” By the Power of Thunder, ma finora non c’è ancora nulla di programmato od organizzato. Come ti dicevo prima, dobbiamo superare molti problemi, sia per quanto riguarda i nostri impegni personali e lavorativi, sia sotto l’aspetto della necessità di far coincidere le nostre esigenze con quelle di Cooper: da questo punto di vista, infatti, DC è disponibile a venire in Europa per un tour ma non è facile armonizzare i suoi spazi liberi con i nostri… insomma, è veramente dura, credimi! Comunque, ci stiamo provando e se ci saranno novità a questo riguardo, stai sicuro che te le faremo sapere immediatamente.
Immaginiamo che abbiate un milione di euro. Per cosa li utilizzate?
Mah, penso sicuramente, innanzitutto, per allestire uno studio privato, tutto nostro, da utilizzare per le prove e per le registrazioni delle basi musicali. Già questo sarebbe un contributo veramente notevole al miglioramento delle nostre condizioni di lavoro, e persino esistenziali, direi… e poi, potrebbe presentare interessanti potenzialità di sviluppo in vista di un impegno professionale, a tempo pieno, nella musica. Per quanto riguarda il resto della somma, una parte credo che la impiegheremmo per promuovere il nostro album, visto che non possiamo fare tanta attività live, e un’altra parte la useremmo per scopi benefici e mecenatistici… magari costituendo una Fondazione che operi in favore dei musicisti sfortunati e senza contratto! (Ride NdR)
Ora vi lascio uno spazietto in cui puoi pubblicizzare il vostro album o dire quello che preferisci. Nuovamente grazie per lo spazio concessoci. Ciao.
Cercherò di unire le due cose: innanzitutto, pubblicizzando il nostro sito internet www.steel-seal.com e quello della nostra Etichetta www.undergroundsymphony.com, dove si può anche acquistare il CD on line, e raccomandando a tutti di dare un’occhiata al nostro slideshow clip su Youtube; e poi, facendo una considerazione destinata a tutte le bands emergenti: se soltanto poco tempo fa, quando ancora navigavamo in mezzo agli scogli della gavetta ed alle secche dell’anonimato, mi avessero detto che saremmo arrivati a presentare in un nostro sito internet un album con uno dei più grandi cantanti di metal del mondo, mi sarei messo a ridere, e invece adesso è una realtà! Bisogna crederci, ragazzi, perché se non sarete voi i primi a credere in voi stessi, nessuno lo farà mai! Credeteci ed insistete, provateci e riprovateci, non fermatevi davanti alle difficoltà né lasciatevi scoraggiare dai fallimenti: sputate sangue, magari, ma continuate a sbattere la testa contro il muro, e vedrete che, se davvero valete qualcosa, il muro prima o poi crollerà! Così è stato per noi e così sarà anche per voi… Ciao, Stefano, di nuovo grazie a te e ad Heavy-Metal, e un saluto a tutti i lettori! Rock on!