Botta e risposta con Lauren Harris.
Gods of metal 2008. La giornata non è ancora cominciata quando mi trovo ad intervistare una delle promesse del metal di domani, una donna che ha spaccato in due i metalheads di tutto il mondo prima ancora di aver pubblicato il suo debut.
Secondo alcuni Lauren Harris si esibirà solo in forza della sua innegabile bellezza estetica, secondo altri invece deve tutto al nome che porta. Vi è una terza voce che parla di una bella voce capace di riproporre il sound tipico degli eighties rivisitato in una chiave più contemporanea.
Colei che mi trovo innanzi per la breve intervista concessa dagli organizzatori, è una donna molto simpatica e serena il cui unico interesse è suonare la musica che più le piace, legata al passato per pura passione, che risponde in tutta tranquillità alle poche domande che mi è concesso porle.
Allora, attualmente ci sono poche informazioni che ti riguardino, anche cercando nel web, quindi ci piacerebbe sapere qualcosa di più su di te. Prima di tutto hai suonato al Download festival, a Donington e al Rock am Ring. Che sensazioni dà suonare su palchi di questo livello?
E’ assolutamente grandioso, tutto. Specialmente per il pubblico, le risposte che danno: è come un incendio.
Può sembrare ovvio, ma quale paese ti ha dato le migliori sensazioni durante I tuoi shows?
Il Sud America ha dato ottime risposte: la gente lì reagisce benissimo, impazziscono. Anche Spagna, Italia, e l’Europa in generale è molto reattiva.
Adesso parliamo del tuo album “Calm before the storm”. Personalmente penso che sia tutto fuorchè calmo e dimostra una grande passione per il metal classico, quello suonato nei primi da Ac/Dc e band come loro.
Esatto. Classic metal è il tipo di musica che più amo, il tipo di musica che ascolto ed è ciò che voglio suonare.
Quali sono le tue band preferite, ovviamente esclusi gli Iron Maiden e la tua?
Amo gli Heart, gli Ac/Dc, gli Aerosmith e tutto ciò che è old school.
E cosa ne pensi della scena metal odierna?
E’ molto diversa dagli anni settanta e dagli anni ottanta. Il metal un tempo non era così diffuso. Adesso la scena è molto vasta e continua a cambiare e crescere. E’ una cosa che riguarda la musica, le band, ma soprattutto è una cosa che nasce dai fan che oggi cercano sempre qualcosa di diverso e innovativo.
Hai sempre sognato di essere una cantante metal o è una cosa che semplicemente è successa?
Non ho mai pensato che sarei diventata una cantante. Non ho mai suonato con una band per anni.
Hai mai avuto problemi a causa del tuo nome? Alcune persone potrebbero ascoltare il tuo cd paragonando il tuo sound a quello degli Iron Maiden.
Penso che una cosa del genere sarebbe sbagliata. Il nostro sound è completamente diverso e io non ho mai voluto far qualcosa di simile agli Iron Maiden. Non si possono paragonare i due tipi di musica proposta, specialmente considerando che io voglio essere me stessa, non la figlia degli Iron Maiden. Non voglio abbandonare il nome di mio padre, ma voglio essere me.
C’è qualcosa che vuoi dire ai ragazzi italiani, coloro che ancora suonano nei piccolo locali sognando un giorno di arrivare al tuo livello? Qualcosa di più su di te?
Al momento voglio essere una musicista il più a lungo possibile anche considerando che a volte è difficile. Ma c’è molta passione in ciò che faccio e mi piacerebbe essere conosciuta per me stessa invece che per il mio nome.
A coloro che ancora suonano nei piccoli locali vorrei dire…non abbandonate mai i vostri sogni.