Aprile 2010 – I Seven, gruppo supportato da Victor Smolski, erano di spalla ai Rage a Milano.
…..e le promesse vanno mantenute! Così dopo un anno tiro fuori dall’archivio quest’intervista che ahimè avevo lasciato indietro… Risale alla tappa italiana del tour 2010 dei Rage, che proprio tra pochi giorni, il 17 aprile a Romagnano Sesia (NO), torneranno a calcare il palco nostrano.

Ok, vi chiamate Seven e arrivate da Praga. Avete cominciato con musica puramente strumentale e poi vi siete evoluti per approdare al canto. Ci dite qualcosa in più, dato che in Italia non siete molto conosciuti?
Sì, all’inizio suonavamo solo musica strumentale, e cercavamo un cantante. È stato molto difficile trovare un bravo cantante che si inserisse bene nella band. Dopo10 anni ne abbiamo trovato uno ma adesso da circa 6 mesi abbiamo Lukas e ne siamo soddisfatti, siamo molto contenti. Riguardo alla musica strumentale, ci limitava troppo in termini di pubblico, avevamo solo una stretta nicchia di pubblico, ma d’altro canto abbiamo avuto l’opportunità di incontrare importanti musicisti quali Blaze Bayley, Victor Smolski, e quest’ultimo ci ha aiutato molto.

Capisco. E voi definireste la vostra musica più progressive o heavy metal?
Progressive. Anche se l’ultimo cd è assai più commerciale.

Parlami di Seven Deadly Sins. (ricordiamo che l’album a suo tempo è stato recensito qui: https://www.heavy-metal.it/recensioni/album_templ.php?id=3048 )
Seven Deadly Sins è l’ultimo cd, il più nuovo, basato sui sette peccati capitali. Ciò che lo rende speciale è che per la prima volta tutte le canzoni sono cantate. In pratica il tema si riferisce alla vita di tutti i giorni e alle cose che capitano, appunto, in riferimento ai sette peccati.

Quindi è una critica sociale?
Non solo. Più che altro è un puntare il dito ai problemi e mostrare che la gente se ne frega, c’è molta negligenza. Quindi più che critica, è un’esortazione alle persone: “aprite gli occhi!” La cosa che più mi fa soffrire ogni giorno, è che la gente si comporta in maniera negativa verso la natura e l’ambiente.

[Visto il supporto di Smolski, e il ruolo di leader del chitarrista Honza Bĕhunek] …direi che la chitarra è molto importante nella vostra musica.
[risata generale del gruppo e guardano tutti Honza]
Assolutamente sì, ma tutti gli strumenti e tutte le parti servono, altrimenti non funzionerebbe il tutto.

Bene! Oggi è così difficile per una band uscire dall’ignoto, proprio perché ci sono così tante band. Cosa volete dire, al pubblico, che vi faccia conoscere e vi distingua dalle altre?
Sì, è molto molto difficile. La musica deve vendere, ma noi facciamo musica perché la amiamo con tutto il cuore, abbiamo il cuore puro e secondo noi la gente se ne accorge, lo sente e lo capisce. Non facciamo calcoli sulla moda del momento, sono 14 anni che facciamo musica, e vorremmo convincere ogni fan là fuori, almeno ad ascoltare la nostra musica, e possibilmente ad amarla.

E siete felici di essere in tour coi Rage?
Sì !!! [urlato in coro da tutti] ….Io conosco Victor da più tempo rispetto agli altri della band, ma tutti noi ci troviamo bene con loro, c’è armonia, è tutto very cool, il tour sta andando benissmo.

Io non vi conoscevo prima, ma ora che vi conosco farò la recensione del vostro disco, e se volete lasciare un messaggio per la webzine….
Il più importante messaggio è di continuare a venire ai concerti, di supportare le band, e di godervele dal vivo. Siamo molto riconoscenti per questo ottimo benvenuto in Italia, per noi era la prima volta. È stato tutto bello e avete anche un’ottima birra!

A dire il vero la birra Ceca è assai migliore!
[risate generali]

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