Ritornano dopo ben cinque anni di silenzio assoluto i polacchi Iperyt, band nelle quali fila troviamo membri dei fenomenali Infernal War ed ex Darzamat. La band di Katowice torna, dunque, alla carica con “No State Of Grace”, album violentissimo e apocalittico. Già dalla copertina si può intuire quale sia la proposta dei nostri, un black/death ferocissimo reso ancor più freddo e brutale dagli inserti industrial, da sempre presenti nel sound dei polacchi. La musica presente nel platter è davvero ideale per ricostruire scenari di morte post-atomica, paesaggi desertificati dove l’unica forma di vita è data dalla presenza di abominevoli mutazioni genetiche; riff semplici e taglienti, coadiuvati da una drum machine indemoniata e tanto odio verso il genere umano. La produzione è secca e caotica, ideale per la musica proposta dagli Iperyt. Fin qui sembrerebbe che io stia parlando di un capolavoro, ma purtroppo non è così; il motivo è semplice l’album nella sua interezza stanca. Prese singolarmente le song sarebbero davvero l’ideale colonna sonora per la fine del mondo, ma nel suo insieme “No State Of Grace” è troppo monotematico e l’ascolto dell’intero disco diventa problematico già dal primo ascolto, figuriamoci dopo averlo ascoltato svariate volte. Manca, a mio parere, la varietà, anche se credo che la band non abbia nemmeno cercato di trovarla. Rimane il fatto che l’album si appiattisce su se stesso e alla fine crolla in un baratro da cui è difficile risalire. In conclusione, per me, una maggiore variazione dei brani, aggiungendo qualche melodia in stile Red Harvest, maestri del suono apocalittico, avrebbe giovato all’intero album, ma purtroppo per noi, gli Iperyt non sono i Red Harvest e quindi “No State Of Grace” rimarrà un album che difficilmente darà notorietà ai polacchi.