Sponsorizzati direttamente da un “tale” Pat O’Brien gli svedesi Aeon, all’alba del secondo lavoro in studio, approdano direttamente su Metal Blade. Proclami ed anticipazioni a dir poco entusiastiche avevano creato una consistente attesa attorno a questo ‘Rise To Dominate’ ed è risaputo come, in qualunque campo,le aspettative possano rivelarsi arma a doppio taglio.
Nel caso specifico del giovane combo scandinavo risulta davvero complicato esprimere giudizi assoluti e definitivi. Mettendo da parte ogni bufala promozionale, infatti, siamo di fronte ad una formazione di ottimi musicisti che, sfruttando la propria altissima perizia tecnica, sfornano dodici brani di crudo e (iper)tradizionale death metal floridiano. Ogni singola composizione ha un valore rilevante ed è testimone della materia grigia dei nostri che, nonostante l’età, sanno come equilibrare gli strumenti, dando il giusto rilievo ad ogni parte e donando un flavour sempre efficace. Sempre sospesi tra gli immancabili Suffocation, Decide e (soprattutto) Cannibal Corpse second-era, i nostri sciorinano una quantità di soluzioni incredibilmente variegata, mostrando maturità nel saper controllare una proposta articolata ma incredibilmente omogenea. E’ così che, con lo scorrere dei minuti, il disco si lascia ascoltare e affascina per le atmosfere al contempo acide e blasfeme che riesce a creare, dando fino in fondo un senso all’attenzione di chi gli ha destinato un ascolto. E le difficoltà accennate qualche riga sopra? Frutto di un lavoro indubbiamente piacevole, talvolta meraviglioso, ma sul quale pesa, troppo, il carico di influenze pesanti come macigni. Echi mascherati in maniera ottima, alterati da strumenti usati con cognizione, ma troppo forti ed ancora freschi per fare di ‘Rise To Dominate’ qualcosa che rispecchiasse le attese. Buono e migliorabile.