Accidenti che botta di disco! Scusate l’etusiasmo e l’esclamazione non proprio ineccepibile ma questo lavoro e’ stata una vera sorpresa, e che sorpresa. Premetto che, mea culpa, ignoravo quasi completamente chi fosse questo chitarrista giapponese se non fosse per il fatto che tempo fa ascoltai un disco dei Precious dove, scopro solo adesso, la chitarra era proprio di Kajiyama. Il “blackmoriano” chitarrista del sol levante pero’ qui decide di esagerare completamente e, chiamato il famoso (ed in formissima) Joe Lynn Turner, si dedica a TUTTI gli strumenti presenti sul disco. In pratica questo lavoro e’ ad opera esclusiva di due soli musicisti o, per meglio dire, di un polistrumentista ed un cantante, ma andiamo ad analizzare cosa mi ha entusiasmato cosi’ tanto…

Anzitutto stiamo parlando (anche se dovrebbe essere ovvio) di un disco di puro hard rock con fortissimi richiami ai Rainbow del gia’ semi-citato Blackmore, seconda cosa questo disco ha un solo, piccolissimo, difetto: l’incisione un po’ “inscatolata”. Detto questo gia’ alla prima canzone, che e’ “One Day Away” e’ evidente la carica e l’energia che scaturisce da questo particolare duo. La perizia di Akira su tutti gli strumenti e’ a dir poco sbalorditiva, ovvio che la sua forza e’ la chitarra ma anche le parti ritmiche hanno un tiro micidiale. Si continua sullo stesso mood fino alla ballata “Heart Against Heart” bella ma nulla piu’, poi si ricomincia con il riffing micidiale di “End Of The Line”. Spettacolare la purpleiana (sembra uscita dritta dritta da “Fireball”) “Bad Feeling”, tutte belle poi le altre canzoni fino all’ultima lanciatissima “Slow Burn”.

Un disco eccellente, nulla di nuovo sia chiaro ma sano, vecchio HARD ROCK (il maiuscolo non e’ un errore) suonato in modo ineccepibile e con tonnellate di feeling (cosa rara da trovare in questo genere di lavori cosi’ vocati allo stile retro’). Kajiyama e Turner hanno sfornato un lavoro veramente bello e una menzione speciale va proprio al cantante un po’ troppo spesso tacciato di essere solo un mediocre mestierante, qui invece dimostra non solo di essere un signor cantante ma anche di avere ancora uno smalto e una carica da far invidia ad altri “vecchietti” come lui. Un disco da comperare senza ulteriori indugi, vi farete solo del bene, parola mia.

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