Luci ed ombre su questo demo degli “Almacridaem”, la musica contenuta in questo “Caress Of a dream” e’ infatti interessante, ma purtroppo ha anche diversi difetti che la rendono meno apprezzabile. La proposta del gruppo e’ un gothic metal addizionato da influenze doom e soprattutto da alcune parti piu’ estreme, e proprio queste ultime non mi sono risultate molto piacevoli. Basti pensare al primo pezzo, quella “Caress of a dream” che si apre con dei chitarroni rockeggianti ma gotici che richiamano tanto i Katatonia di “Discouraged Ones” (il che e’ una gran bella cosa), poi pero’ quando la voce femminile inizia ad andare su toni un po’ alti qualcosa stride… il pezzo va avanti cosi’ per un po’, sempre molto apprezzabile dal punto di vista strumentale ma con un cantato non molto riuscito (anche la voce maschile non mi convince del tutto), fino a quando non sfocia in un momento estremo, con voce maschile cattivissima e strumenti che modificano le loro sonorita’ e vanno ad assecondare la voce, il che e’ un peccato… Questa parentesi non giova di certo alla canzone, e neanche la durata, il pezzo ci avrebbe guadagnato da un minutaggio piu’ basso e probabilmente anche dall’esclusione della parentesi estrema. Lo stesso discorso vale per “Hidden Torture Inside”, composizione che si apre molto bene (la voce maschile a volte e’ un po’ sforzata, ma risulta sempre piu’ convincente di quella femminile, non perche’ la ragazza non sia brava, ma perche’ la sua maniera di interpretare i pezzi sembra amalgamarsi poco bene con cio’ che produce il resto del gruppo), ma poi ad un certo punto incorpora degli elementi estremi che fanno scadere il livello della composizione (apprezzabile pero’ il cantato in italiano, che ha un certo fascino), e ancora una volta la durata eccessiva (piu’ di 7 minuti) nuoce alla fruibilita’ del brano. Poi c’e’ un pezzo come “If you won’t come here” che miscela un retrogusto doom alle chitarre dal tipico sound alla Katatonia di cui si e’ parlato prima, e il risultato sarebbe anche piuttosto apprezzabile se non intervenissero ancora una volta gli “sforzati” stacchi estremi… Le altre due canzoni del demo sono “DogRose” e “Under the sign of sin”, ed anche in questi casi si puo’ parlare di momenti piacevoli e momenti meno riusciti… Tra l’altro non c’e’ un brano che colpisce in particolare tra tutti e cinque, e anche questo dopo un po’ fa distogliere l’attenzione… Insomma, le potenzialita’ per produrre un lavoro interessante gli Almacridaem sembrano averle, pero’ ho la sensazione che dovrebbero abbandonare le parti piu’ estreme e concentrarsi su quel rock goticheggiante alla “Discouraged Ones” (che sembra riuscirgli molto bene), magari cercando di amalgamare un po’ di piu’ le voci agli strumenti e abbassando la durata media dei pezzi. Il futuro potrebbe percio’ rivelarci una band interessante, ma allo stato attuale ho l’impressione che gli Almacridaen debbano ancora lavorare sulla loro proposta musicale.