Intervista telefonica a Edu Falaschi, Almah – 8/10/08
Un Edu Falaschi molto gentile e alla mano, pieno di entusiasmo brasiliano e semplicità, mi racconta tutto sul nuovo album degli Almah.
Ciao Edu!
Ciao, come va?
Bene, ti ringrazio per la puntualità! Sei in Brasile?
Sì sono a San Paolo. Sta finendo l’inverno, oggi fa ancora freddo ma sta iniziando a fare caldo.
Beh, senti, sto ascoltando Fragile Equality e ho letto che si basa su un fumetto manga che stai scrivendo. Potresti spiegarcelo meglio?
Sì, ok, beh come tutti sanno questo è il primo album degli Almah come vero e proprio gruppo. Fragile Equality arriva da una vera band. Il primo album degli Almahè stato rilasciato nel 2006 ed era più come un album solista, invece questa volta lo considero il primo album dei veri Almah. Abbiamo iniziato a comporre a gennaio di quest’anno e abbiamo lavorato all’album fino alla sua uscita in Brasile, e molto presto sarà rilasciato anche in Europa tramite AFM records. Poi, il libro è collegato al disco perché il concetto, i testi, sono basati sulla trama, che sto scrivendo assieme a un’altra persona, e a dire il vero lo sto scrivendo molto lentamente perché sono molto occupato con gli Almah e con le cose che sto preparando con gli Angra. Quindi non ho tempo per lavorarci… però la storia è una fiction, una specie di avventura, che parla dell’equilibrio di tutte le cose nel mondo. Il significato principale è l’equilibrio, che dobbiamo cercare in tutto nella nostra vita. Per esempio, dobbiamo avere equilibrio nel clima, tra la gente, le religioni, le razze, sempre, per sopravvivere. Anche a livelli più bassi, ad esempio nella band, siamo cinque ragazzi che lavorano assieme. [L’equilibrio] è in tutto, e se lo spezzi, le cose iniziano ad andare male. Questo è il significato della storia. Cerco di usarlo anche per i testi delle canzoni, quindi tutto è collegato, l’album e il libro, che si intitolano anche allo stesso modo: Fragile Equality. Il libro poi è strutturato in stile giapponese, come un manga. All’interno ci sarà il cd, ma il cd del libro avrà solo le parti strumentali, come una colonna sonora per i lettori, oppure un karaoke per i fan.
Interessante, molto interessante. Perché hai deciso di fare tutto questo con gli Almah e non con gli Angra?
Beh gli Angra sono un altro gruppo, un’altra storia, altre persone. A dire il vero io sono il cervello principale degli Almah. Sono molto connesso alla cultura giapponese, mi piace molto. E ho deciso di apportare questo collegamento tra libro e canzoni, e il mio collega, Felipe Andreoli, è mio socio sia negli Angra sia negli Almah, ma più negli Almah amiamo comporre assieme e [il rapporto tra noi] è sempre molto stretto. Felipe mi ha detto che gli piace l’idea di metterci i testi dal libro. Piace a tutti nella band.
Ho capito. Quindi le cose che fai con gli Angra sono molto diverse, musicalmente? Esprimono altri concetti?
Sì, totalmente differenti, perché gli Angra sono un gruppo vecchio, tradizionale, sono 16 anni che che suonano quindi gli Angra hanno già una storia, difficile da cambiare. Hanno una impostazione unica nelle canzoni, le senti e dici ok sono gli Angra. Le canzoni degli Almah sono totalmente diverse, [anche se] siamo collegati dal fatto che io sono il cantante di entrambi, ma le canzoni degli Almah sono più pesanti, più moderne, il modo di comporre è diverso.
Tu come cantante e compositore: quali sono le tue influenze principali?
Come compositore, mi piace migliorare sempre, creare cose nuove, mescolare elementi diversi con il Metal, non mi piace ripetermi, le persone mi dicono che Fragile Equality è come la nuova generazione del Power Metal. Un importante giornalista in Europa mi ha detto che Fragile Equality potrebbe in futuro diventare un punto di riferimento per altri gruppi, gruppi Power. Ciò è stato molto bello. Io sto sempre provando elementi di novità. Come compositore ho molte influenze, quali Iron Maiden, Scorpions, SymphonyX, la bossanova, la musica classica, i Tears For Fears, Phil Collins….ho tutto nel cervello e nel cuore e poi mescolo le cose che amo di più.
Come cantante, la mia influenza è Ronnie James Dio.
Certo! Hai mai utilizzato elementi della musica tradizionale brasiliana nella tua musica?
Sì, qualche volta, per mostrare le mie radici al mondo, il posto in cui sono nato. Anche Birds Of Prey, che è una canzone Metal, non ha nulla di brasiliano, però [il modo di suonare] la chitarra o la batteria è completamente diverso. Anche il comporre.
Ovviamente conosci i Sepultura. Siete molto diversi, ma brasiliani. Fate mai cose assieme?
Certo, siamo amici. Sono molto contento di vedere che i Sepultura hanno ripreso a lavorare dopo tanti anni, siamo amici con i ragazzi ma è difficile incontrarsi spesso perché sia noi sia i Sepultura stiamo lavorando tanto. A volte però ci troviamo e parliamo, beviamo una birra. Sono simpatici, e molto professionali.
Un’altra domanda: pensi di venire in Europa prossimamente con gli Almah?
Stiamo iniziando un tour in Brasile, a novembre/dicembre, e poi a gennaio in Asia. Stiamo parlando con un’azienda, la Instrumental Management, che sta lavorando per noi in Europa, cercando di organizzare qualcosa per marzo/aprile, probabilmente. Spero di venire in Italia ovviamente, l’Italia è speciale per noi. Mi ricordo sin dall’inizio quando mi sono unito agli Angra, ricordo il concerto, la gente che urlava, che supportava gli Angra, e sono sicuro che supporteranno anche gli Almah.
Ottimo. A proposito del Power Metal oggi, ci sono delle band sulla scena che ti senti di suggerire?
A me piacciono molto i Firewind, sono un’ottima band, e poi i Masterplan, e gli Stratovarius, peccato che sono terminati. A dire il vero, però, penso che dobbiamo stare molto attenti, perché molti gruppi ripetono le canzoni, hai presente, se le ascolti sembrano tutti una sola band. Tutti suonano la stessa cosa. Sono d’accordo con quel giornalista, Fragile Equality è l’evoluzione del Power Metal, perché è un album Power, ma è fresco, moderno, con molti elementi diversi, metallo tradizionale ma con molte novità. Io credo sia speciale, e che chiunque ami il Power melodico vorrà avere questo album.
Certo. Beh, io lo sto ascoltando ed è molto facile da apprezzare, tuttavia l’unica critica che avrei è che non è molto metallico, è quasi pop.
Davvero? Ma tutto l’album? O solo alcune canzoni?
Alcune delle ultime, ad esempio la numero 8. Alcune canzoni sono orientate al pop.
A dire il vero, sì, ci sono delle melodie molto orecchiabili, cose del genere. Ma è un album metal!
Per me i ritornelli sono forti, orecchiabili, quella è l’idea per l’album: pesante, power, ma qualcosa di speciale. Ho detto ai ragazzi, vogliamo dieci canzoni dove ognuna abbia un ritornello molto incisivo. Ad esempio Fragile Equality all’inizio suona un po’ Thrash, ma nel ritornello diventa orecchiabile, pur mantenendo uno stile Power.
Questo è l’album migliore e più importante che abbia mai fatto nella mia vita.
Wow, questa è una bella soddisfazione. Hai un messaggio da dare, prima di chiudere?
Vorrei ringraziare i fan italiani per avermi supportato da sempre, da quando faccio parte degli Angra. Credo che gli Almah sono una band forte, siamo molto contenti dei risultati ottenuti. Spero di venire in Europa e di chiedere alla gente di comperare il cd. Le etichette hanno bisogno di vendere cd, per sostenere le band. Non scaricatelo. Oppure se lo scaricate e poi vi piace, allora per favore, comperate il cd, per il futuro della band. Vorrei anche aggiungere che i fan italiani sono speciali per me, io provengo da una famiglia italiana, mi chiamo Falaschi, e gli italiani sono nel mio cuore. Quindi invito la gente a comperare il cd e ovviamente a visitare il nostro myspace, ci sono gli Almah e c’è Edu Falaschi. Grazie per questa intervista, è molto importante per noi.
Grazie a te, Edu!