Terzo disco ufficiale anche per gli Altaria, band di origini finniche che condivide con i più famosi Sonata Arctica patria d’appartenenza, alcune soluzioni stilistiche e quel Jani Limatainen che a suo tempo fondò la compagine in esame per poi riscuotere un enorme successo con Tony Kakko e soci.
“The Fallen Empire”, in questo senso, prosegue imperterrito sulla scia dei suoi due predecessori, ricalcando pedissequamente tutti i classici stilemi del genere power.
Costruendo la propria proposta attorno al solo utilizzo di tempi medio/lenti, gli Altaria cercano, senza riuscirci, di dar linfa alla propria creatura concentrando gran parte dei propri sforzi compositivi sulla creazione di refrain melodici e particolarmente fruibili. Qualche sparuto episodio, in questo senso, fa anche il suo dovere, come nel caso della neoclassica “Crucifix” e di quella “The Lion” che si appoggia su una struttura compositiva finalmente convincente ed ispirata. Tolto questo, alla band finnica non rimane che prendere in (ri)considerazione alcuni aspetti fondamentali della propria proposta, tra i più importanti il palese ed idiosincratico abuso di pattern compositivi triti e ritriti e la presenza in line-up di un cantante non certamente fenomenale. Solo così, per chi scrive, gli Altaria potranno dar vita a qualcosa di veramente interessante risultando, al contempo, il meno derivativi possibile.