«Tu sei il diavolo» disse allora Guglielmo. Jorge parve non capire. Se fosse stato veggente direi che avrebbe fissato il suo interlocutore con sguardo attonito. «Io?» disse. «Sì, ti hanno mentito. Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l’arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio. Il diavolo è cupo perché sa dove va, e andando va sempre da dove è venuto. Tu sei il diavolo e come il diavolo vivi nelle tenebre.»
Umberto Eco
Il viaggio alla ricerca dell’eterno diventa paradossale, quando colui che cerca questa grazia viene letteralmente invaso dal potere del “Divino”.
Gli “Antiquus Infestus” band proveniente da Cesena, affrontano la forza divina, forse dettata dal male con un solo obiettivo: il Divino prende possesso dell’anima del viaggiatore e l’interlocutore stesso riceve ciò per cui ha sempre vissuto l’immortalità.
“The Cult Of Ra” è un viaggio a cui non si fa ritorno. Questo è un cammino ostile pieno di rovi, pieno di insidie che si abbattono sottoforma di blast beat gestiti da Malphas batterista e chitarrista, factotum geniale e anticonformista che insieme al bassista Asmodeus danno la carica giusta al cantante Sverkel. Cantante che offre un growl con un’ottima impostazione, pulito e senza strafare come fanno invece tanti altri.
Ogni brano del demo ha un percorso che viene interpretato dal viaggiatore che lentamente viene risucchiato dal “Divino” fino ad arrivare alla resa dei conti finale raccontata nell’ultimo brano.
Un buon disco diverso dagli schemi italiani che siamo abituati ad affrontare specialmente per quanto riguarda il black metal, un genere che putroppo non viene visto di buon occhio da nessuna parte ma che in realtà porta in serbo degli ottimi musicisti, i quali non perdono tempo a ispirarsi ad artisti come gli Immortal e Behemoth.