Continua il lavoro di recupero della Escape Music, la label pesca ancora bene e lo fa prendendo un album di ben dieci anni or sono, fu proprio nel 1995 che gli Artica, gruppo di chiarissime radici AOR e dalle forti influenze targate Journey, pubblicarono questo “As It Should Be”. Il disco e’ improntato sulla voce di Martin (molto simile a Steve Augeri sia come impostazione che come timbro) e sulle melodie tipiche del genere e, soprattutto del periodo, gli Artica non si preoccupano certo di sembrare originali o di ricercare un suono particolare, si impegnano a far bene quello che, evidentemente, loro piace.
Il risultato e’ un disco piuttosto piacevole e di facile ascolto, certo non trascendentale ma brani come “It’s over” o “You’re still on your own” fanno parte di quel tipo di canzoni che si riascoltano sempre volentieri. Non mancano i momenti piu’ tirati e “chitarrosi” come la bella “Hold on” (titolo che ricorre veramente troppo spesso…) oppure come la successiva “Fantasy” uno dei brani piu’ piacevoli del lotto dei presenti. Un piccolo dettaglio e’ dato dall’assenza di un brano lento, di solito presente in questo genere di dischi, sempre se non si vuole considerare tale “One night” che proprio lento non e’, questa e’ l’unica cosa curiosa di un disco che scorre benissimo, forse anche troppo.
Se non cercate nulla di particolarmente eclatante ma un bel disco di AOR con delle canzoni di buon livello non vi farebbe male dare un ascolto a questo disco, se siete fans sfegatati di queste sonorita’ trovate un po’ di spazio nella vostra CD teca visto che “As It Shoud Be” e’ sicuramente superiore ad altre uscite del genere. Se siete invece solo curiosi date prima un ascolto preventivo come sempre vi consiglio.
Il mio giudizio e’ sicuramente positivo ma non certo entusiasta, un buon disco soprattutto per questa estate.