Il gruppo, proveniente dal veneto, si forma nel 2001 e dopo soli due anni riescono a registrare il loro primo demo semplicemente intitolato Ashent, che ho il piacere di recensire. I sei veneziani ci propongono quattro pezzi di ottima fattura registrati addirittura ai notissimi New Sin Studios di Stefanini a Loria. Con delle simili credenziali mi aspettavo molto da questo lavoro e devo essere onesto il gruppo è andato ben oltre le mie aspettative, nonostante la giovane età, (24 anni in media) mentre Luigi Stefanini ha dimostrato ancora una volta di saperci fare dietro la console. I sei ragazzi veneziani devono essere cresciuti ascoltando Dream Theater e un po’ di musica estrema. Infatti i quattro pezzi sono fortemente ispirati dal gruppo americano con velatissime atmosfere black/death. Il risultato è qualcosa di insolito ma molto interessante accresciuto dallo stile molto particolare del cantante Max Zhena che si è rivelato un vocalist molto preparato con quella sua voce a volte aggressiva, altre più pulita. Il brano di apertura, “Eden”, è veloce e aggressivo in cui vengono messe in primo piano egregie orchestrazioni, vagamente black/death, sorrette da poderosi riff. La successiva “Anaemic Ardency” prosegue un po’ il discorso intrapreso con la precedente canzone, ma il brano risulta decisamente più elaborato. Molto ben eseguiti i continui cambi di tempo che nonostante abbiamo degli stacchi netti sono stati sapientemente miscelati comferendo un’ottima compattezza. Viene messa da parte l’agressività, derivante probabilmente dalla loro passione per la musica estrema, nella successiva “Fallen Angel” che è un ottimo pezzo fortemente debitore ai maestri Dream Theater. L’aggressività viene ripresa nel brano conclusivo di questo demo, “Awakened’s Transitions”, anche se in maniera non così accentuata. La produzione e le esecuzioni impeccabili a sostegno di un buon songwriting rendono, in conclusione, questo lavoro un ottimo primo demo per una band così giovane. I veneziani Ashent sono una gruppo da tenere sott’occhio. Protremo sentire parlare di loro in futuro.

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