Sono perplesso… i ragazzi che mi hanno mandato questo “My Dreams” descrivono la loro musica come “extreme rock” quando io sia di “estremo” che di “rock” ci vedo molto poco. Se dovessi dare una definizione a questa musica direi piu’ che altro che e’ “prog gothic metal”, visto che ascoltando questi tre brani mi sono venuti in mente i Dream Theater, ma mischiati con del gothic. E qua nascono i problemi, perche’ la mistura non riesce molto bene… I nostri sanno suonare, la voce femminile non e’ male, qualche parte atmosferica e’ non poco riuscita, ma gli inserti prog mi sembrano rovinare molto la proposta. I primi due pezzi tendono infatti ad annoiare, sono troppo disorganici e gli orpelli prog frammentano ancora di piu’ il tutto. “Barbara” riesce un po’ meglio di “To Fly Far Away” nell’intento di attirare l’ascoltatore, tuttavia nessuno dei due brani mi convince appieno (tra l’altro nel testo di “Barbara” c’e’ diverse volte uno “steel” che probabilmente dovrebbe essere uno “still”… sembra una cavolata, ma sono cose da tenere d’occhio, se si decide di cantare in inglese bisogna cercare di avere un inglese almeno decente…)… le cose migliorano pero’ un po’ con la conclusiva “Adrenaline”, decisamente piu’ accattivante e piacevole da ascoltare. Insomma, diciamo che giunto qua non pensavo di assegnare una sufficienza al demo, ma con questo pezzo il gruppo si riprende (e sommando anche le parti piacevoli dell’opener un 6 lo si puo’ assegnare)… Che altro dire? Io consiglio agli Astrea di mettere un freno alle velleita’ prog e di camminare lungo la direzione di “Adrenaline”, potrebbe venire fuori qualcosa di buono (tra l’altro se devo fare un appunto alla produzione e’ che la voce non e’ messa in giusto risalto rispetto agli strumenti… forse e’ sempre per via dell’attitudine prog che privilegia gli “svolazzi” strumentali, tuttavia io un pensierino su questa cosa ce lo farei…)… e occhio all’inglese!!!