Hard rock mischiato a grunge dal retrogusto malinconico, il tutto arricchito con un pizzico di metal moderno e di punk: questa è la musica che fanno gli Audrey Horne. Dietro a questo nome, preso da un personaggio di Twin Peaks, si celano diversi personaggi legati al black, ma di quel genere qua non c’è niente. Le canzoni contenute in “Le Fol” richiamano infatti diverse band decisamente lontane da quelle sonorità, come per esempio, gli Alice In Chains, l’originalità non è tuttavia mai di casa. Sarebbe però scorretto non sottolineare quanto l’ascolto di “Le Fol” scorra bene, sebbene si noti una certa mancanza di incisività.
Insomma, le dodici tracce che compongono questo album risultano piacevoli, ma mi sembrano più adatte ad un ascolto “da compagnia” piuttosto che alle cuffie o comunque ad un “interesse focalizzato”. Non credo però che vi ricorderete di “Le Fol” fra qualche anno, per cui la sufficienza gli Audrey Horne se la meritano, ma nulla di più.