La band si forma originariamente nel lontano 1994 e dopo diversi cambi di formazione e la pubblicazione del primo demo nel 1997, giungono a questo secondo nel 2000. In tutta onestà non sono proprio riuscito a capire la loro proposta. La produzione è pessima, la registrazione pure, le chitarre quando sono presenti risultano essere soltanto un fastidioso rumore di sottofondo; il basso non lo si sente proprio, eccezione fatta per “Aurea II” in cui ha un suo ruolo più marcato. Per di più i brani sembra che siano stati incollati prendendoli da altre registrazioni, dato che iniziano con un taglio netto di un qualche brano precedente, vedi “Aurea I” e “Aurea II”. Al contrario invece le tastiere dominano i tre pezzi proposti, insieme alla pur buona voce del cantante Alessandro Zani, ma risultano di una banalità e semplicità disarmanti. Dalla biografia leggo che la band propone un prog rock ma, onestamente, non ho riscontrato nè il prog nè il rock nel demo. Dall’abbondanza di tastiere e da quel poco che si riesce ad intuire dalle chitarre sembra un gruppo di sola musica sinfonica perchè, ripeto, le chitarre proprio non si sentono. In pratica i brani risultano voce/tastiere/batteria. Cercherei inoltre di rendere più complesse le melodie, sia di tastiera che di chitarra, perchè sono veramente troppo prevedibili il che non è adatto ad un gruppo che vuole suonare prog rock. Il cantato in italiano è ben amalgamato con le atmosfere sinfoniche dei brani e questa è una delle pochissime cose buone di questo demo. Non me ne voglia male il gruppo ma questo lavoro è insufficiente. Per colpa della pessima registrazione? Non so. Sta di fatto che se l’idea di suonare molto sinfonici, quasi all’inverosimile, col cantato in italiano è discreta non si può dire altrettanto dal punto di vista compositivo, un po’ meno da quello esecuitivo.C’è ancora tanto lavoro da fare, veramente tanto.