Non si puo’ certo dire che ultimamente non ci siano state novita’ in casa Autumnblaze… prima l’aggiunta di alcuni membri, con la conseguenza che il gruppo e’ diventato una vera e propria band e non un progetto del solo Markus (aiutato da Schwadorf, che infatti ora se ne e’ andato), poi il tour acustico di qualche mese fa con gli Antimatter… E’ certamente su queste basi che e’ nato questo “The Mute Sessions”, un bell’album suonato dalla nuova formazione contenente 9 vecchi brani (4 tratti da “Mute boy, Sad Girl” e 5 da “Bleak”) riarrangiati e suonati in versione acustica.
Beh, l’operazione e’ davvero riuscita! Questi brani, gia’ notevoli nelle loro versioni originali, spogliati dell’elettronica, delle tastiere e di certe asprezze metalliche acquistano qua una nuova dimensione molto calda, molto intima… La resa dei brani e’ decisamente “live”, anche se questo e’ un disco “da studio”, e il tutto puo’ essere visto quasi come un best of in versione unplugged.
Citando qualche brano in particolare, il disco si apre con una dolce e malinconica versione di “Kiss my fear away”, le chitarre acustiche e l’agrodolce interpretazione vocale si sposano subito alla perfezione, e la band appare gia’ affiatata, stessa cosa si puo’ dire per “It never felt like this before”, la cui versione acustica, piu’ semplice dell’originale, e’ decisamente efficace!
Ma meritano una citazione anche “So close yet so far”, uno dei brani piu’ conosciuti di questi tedeschi, reso in maniera piu’ nostalgica e meno disperata rispetto alla versione originale, oppure anche “The wind and the broken girl”, il cui attacco e’ uno dei momenti piu’ belli di tutto il disco. Che poi mi sentirei in colpa a non citare almeno anche “Can’t save anyone”, altra nenia dolce ed un po’ triste, o “The nature of music”, pezzo un po’ piu’ movimentato (per quanto puo’ esserlo un brano di questo disco).
Va poi detto che in realta’ qualche momento che stanca un po’ c’e’ (soprattutto sui pezzi presi da “Bleak”), ma sono solo piccole imperfezioni che abbassano solamente il voto di mezzo punto, nulla di grave…
Insomma, se vi piacciono gli Autumnblaze io vi consiglio di fare vostro questo bel dischetto, se invece non li avete mai sentiti… sinceramente non so se consigliarvi questo cd o se dirvi di gettarvi su “Mute Boy, Sad Girl” o “Bleak”, non saprei proprio… diciamo che se apprezzate gli Anathema degli ultimi dischi ci sono grosse probabilita’ che anche la musica di questi ragazzi faccia per voi (certo, non vengono raggiunti i picchi degli inglesi, tuttavia ci si possono trovare diverse affinita’).
E adesso aspettiamo il nuovo album, il primo composto dalla nuova formazione…