Band ellenica ma con singer italiano, i Battleroar vengono da un cambio di etichetta importante (ora sotto Cruz Del Sur Music) e da un lavoro molto buono come il precedente ‘Age Of Chaos’. Quello che non cambia è il sound della band, incentrato ancora una volta attorno al più classico e tellurico epic metal d’annata: Manilla Road (omaggiati in questa sede da una cover), Warlord, Thor, Omen e via dicendo dunque i mostri sacri da cui i Battleroar traggono ispirazione, manifestando al contempo una spassionata predilezione per atmosfere solenni e ieratiche. L’appuntamento con il terzo album in studio ce li presenta in buona forma, con una manciata di composizioni ispirate e potenti che fanno di questo ‘To Death And Beyond’ un lavoro davvero interessante. Il songwriting della band mostra spesso gli attributi alternando anthem pesanti e risoluti ad accelerazioni vigorose e pressanti in cui il buon Marco Concoreggi mette parecchio del suo a livello vocale. Altre volte, come in ‘Finis Mundi’, è proprio l’atmosfera a farla da padrona e qui i risultati sono ancor più sorprendenti e apprezzabili. Peccato che non tutto ‘To Death And Beyond’ segua queste linee guida e che i Battleroar a volte si perdono in un minutaggio leggermente eccessivo, sprecando ottime intuizioni artistiche.
Resta comunque positivo il parere su un prodotto e su una band altamente competitivi, al terzo album in studio già maturi e pronti per nuovi e più ambiziosi traguardi.