Con questo “Face-Off” (corredato di copertina a tema) i BISS, la creatura del chitarrista/compositore tedesco Ralph Heyne, arrivano a quota tre album e si ripresentano anche stavolta con un avvicendamento al microfono: dopo gli ottimi Fernando Garcia (Victory) e Michael Bormann (Jaded Heart), il testimone passa ora nientemeno che a quel vecchio leone di Marc Storace (Krokus), la cui voce e grinta paiono non perdere mai smalto.
La musica dei BISS, nel panorama metal attuale, è a tutti gli effetti un vero toccasana per chi non riesce a rassegnarsi a vampiri, orchestre e doppi pedali ad elicottero, grazie a riff sani e massicci, assoli a tutto volume, ritmiche da headbanging e vocals incisive, melodiche e convincenti.
Non è invero facile trovare oggigiorno dischi del genere: basta ascoltare lo squisito anthem ottantiano “Pyromania”, l’irresistibile “Rejected” (mai sentito Storace così aggressivo!) o la successiva “D.S.O.D” (forse il miglior brano del lotto) per riconoscere in “Face-Off” un lavoro estraneo ai sotto-trend ora in voga ed accomunabile invece al filone del buon hard’n’heavy dei tempi d’oro.
L’accoppiata Heyne-Storace, supportata dalla produzione potente e chiara di Michael Voss (ricordate il cantante dei Mad Max?), inanella poi altri episodi vincenti con l’iniziale “Breathless”, la power-ballad “Lady of the Night” (dalla grandiosa interpretazione vocale), una fedele e grintosa versione di “Raise the Hammer” (portata al successo dagli Icon e scritta da Bob Halligan Jr., lo stesso autore di “Some Heads are Gonna Roll” dei Judas Priest e di molte altre) e piazzando a sorpresa in chiusura la pesantissima “Wiseman”.
Nel complesso “Face-Off” dà sicuramente il meglio di sè nella prima metà, ma si mantiene comunque assai godibile per tutta la sua ottimale durata: un album sinceramente consigliato agli amanti del buon metal e hard rock “vecchio stampo”, tuttora in grado, grazie agli artisti giusti, di risultare felicemente fresco ed accattivante.