Grandissimo debutto per gli olandesi Brutus che con questo loro violentissimo “Slachtbeest” dimostrano una ottima padronanza del genere in grado di competere con i loro piu’ famosi compagni di etichetta, ovvero i Deeds Of Flesh. In poco piu’ di mezz’ora riescono a concentrare ben 10 killer tracks, dove regnano il martellante e preciso drumming di Ploegbaas, soprattutto nei passaggi intermedi fra un riff e l’altro, e le potenti vocals dei rimanenti tre del gruppo, alla maniera dei Nile. La buona produzione, inoltre, permette loro di non scadere nella pura confusione e si possono ascoltare benissimo gli intricatissimi riff delle chitarre.
L’opener “Ontrow” e la successiva “Darmschurft” rappresentano benissimo le ottime caratteristiche del gruppo, capace di sfornare ottimi brani tiratissimi e soprattutto di non ripetersi, mettendo in mostra una grande varietà compositiva (per quello che ci si puo’ concedere in un genere cosi’ estremo com il brutal death).
Tra le seguenti tracce, che mantengono comunque inalterati i ritmi martellanti senza mai concedere un attimo di fiato all’ascoltatore, emergono la brevissima (1 minuto e mezzo) “Wrevel”, dove il gruppo accelera i ritmi a volte sfociando nel grind, e la successiva “Doodsvrees”, introdotta da un riff apocalittico e piena di geniali cambi di tempo (con qualche elemento preso in prestito dai Cannibal Corpse).
In definitiva è un disco devastante ma composto seguendo regole precise, senza lasciarsi trasportare dal caos o dalla voglia di spaccare tutto senza pensare a cosa si sta effettivamente suonando. Un altro grande colpo della Unique Leader.