Un altro lavoro dei nostrani TOD. Non si tratta di una forma di egemonia della band italiana, ma accade semplicemente che i vecchi lavori del gruppo black metal siano stati notati da diverse etichette underground nostrane che ora stampano o ristampano contemporaneamente o quasi il materiale dei TOD. Bisogna stare attenti all’uscita di tali lavori per non confondersi, ma ad ogni modo stavolta si tratta di uno split fatto in compagnia degli italiani Cold Void. Questa band inizia molto bene con il personalissimo brano ‘Frostbane’s Gate’, una sorta di post black metal molto freddo e controllato. I Cold Void si lasciano andare anche a ricerche sonore ipnotiche che, se approfondite, lasciano ben sperare per il futuro. Pur non cadendo mai in un black metal canonico, i Cold Void nelle successive canzoni fanno la loro discreta figura, ma niente più e anzi concludono la loro breve apparizione su questo split con la non riuscitissima cover ‘Porno Slut’. Questo brano capolavoro dei punkers scozzesi The Exploited viene qui defraudato dall’originaria e vitale aggressività ribelle innata della band, il cantato di Wattie Buchan è inimitabile ed i Cold Void non fanno altro che confermarlo, mentre l’assolo si allontana dall’originale e naufraga ben presto nella pochezza. In definitiva si tratta di un gruppo nostrano discreto che ha però bisogno di maturare, discorso dal quale i TOD sono esentati. I brani qui presenti non saranno così simili allo stile vecchio dei Darkthrone, ma sono comunque validi; anzi, la band cerca qui un’evoluzione del proprio sound proprio per non incorrere nell’accusa di essere soltanto un’immagine sbiadita dei Darkthrone di ‘Transilvanian Hunger’. Prova di questa volontà è il tentativo riuscito e per certi versi geniale di rifare la dolcissima ‘Do You Dream Of Me’, capolavoro dei vecchi Tiamat, rivisitandola in chiave sofferta black metal. I TOD stanno emergendo, se lo meritano.