E’ nella uggiosa Bologna che la sera del 26 Novembre fanno tappa i Cradle of Filth + God Seed + Rotting Christ + Dark End. Si tratta della prima delle due date italiane previste per questo tour 2012.
Dopo la consueta attesa per l’apertura delle porte, finalmente facciamo ingresso all’Estragon.
Una mezz’ora circa per permettere a tutti di entrare, anche ai ritardatari, e salgono sul palco i DARK END, band italiana black/ symphonic metal di Reggio Emilia attiva dal 2005. Pur trattandosi di una band relativamente giovane, offrono un ottimo spettacolo, buona la tecnica, e splendida performance del frontman, molto coreografico ed in grado di intrattenere l’attenzione del pubblico. La band ha veramente dato il meglio ed il pubblico è già scoppiettante.
Poi è il turno dei ROTTING CHRIST, quartetto greco di Atene, di tendenza black /gothic metal. La performance è a dir poco straordinaria, è potenza pura! Il ritmo è incalzante, il pubblico incendiato. Un basso ed una voce portentosi, accompagnati da chitarra e batteria che non sono certo da meno. Davvero un’ottima performance approvata dalla totalità dei presenti.
Dopo mezz’ora di ottima musica, la band scende dal palco per lasciare la scena ai norvegesi GOD SEED. Con questa band cambiamo completamente ritmi e ci addentriamo nel black metal freddo e cupo del grande nord; frontman ipnotico, ritmi lenti, cupi e cadenzati, voci strozzate al massimo. E’ questo che principalmente apprezziamo della band, le caratteristiche che la contraddistinguono, unite alle luci soffuse e all’atmosfera unica che cala nella stanza. Davvero impressionanti, un loro concerto lascia il segno. Acclamati fino alla fine, anche il quartetto norvegese lascia il palco e cede il turno agli headliner.
Dopo la preparazione, che vede il palco stravolto (vengono cambiate completamente la disposizione degli strumenti, le luci, gli sfondi), ecco che salgono sul palco gli attesissimi CRADLE OF FILTH. La band si dimostra all’altezza delle aspettative del pubblico, con uno spettacolo coreografico e di qualità assolutamente degno della band in questione. Vederli dal vivo è sempre affascinante e piacevole, e la versatilità vocale di Dani, il frontman, sempre colpisce e stupisce. Il pubblico è una folla acclamante con le mani alzate, scena e musica si fondono la band da spettacolo ed il pubblico calorosamente risponde.
Ottima serata degna di nota, direi.