Attivi dal 2005, questi Crown The Lost vengono dagli Stati Uniti d’America, più precisamante dalla città di Pittsburgh in Pennsylvania e questo nuovo album “Blind Faith Loyalty”, edito per l’etichetta Cruz Del Sur, rappresenta il loro secondo lavoro in studio, che gli consente di far ritorno sul mercato discografico a tre anni di distanza dal precedente Reverence Dies Within. Siamo nel campo del thrash metal principalmente, ma questa band stilisticamante, non si sofferma soltanto su un determinato settore musicale, bensì dimostra di sapere spaziare con grande disinvoltura su diversi generi, come l’heavy metal tradizionale o il death metal di stampo melodico. Nell’ascoltare Reverence Dies Within infatti possono venire spesso alla menti anche i migliori Mercyful Fate per l’assonanza tra il cantante delal band Chris Renaldi con il mitico King Diamond, come i Soilwork più disinvolti e versatili, ma ovviamente, i riferimenti ai maestri del thrash metal, quello della Bay Area per la precsione, sono palesi e palpabili, in principal modo Metallica, Megadeth e Testament. Blind Faith Loyalty quindi, nel suo genere e nel proprio complesso risulta un album discreto, giova di una produzione egregia e si lascia ascoltare con piacere, rimarcato per tutta la propria durata le buone doti tecniche della band, soprattutto nel lavoro della chitarre, spesso autentiche protagoniste con eccellenti assoli. Anche la sezione ritmica sembra ben oleata e risulta un autentico rullo compressore senza sosta, soprattutto la prova del batterista Kevin Antonacci, è a dir poco massacrante. Tuttavia, la nota dolente del disco, è rappresentata dall’eccessiva compattezza e dalla monotonia dei vari brani, che in alcuni frangenti sembrano molto simili l’uno dall’altro. Questo però, non incide eccessivamente sulla qualità complessiva di un disco che, chi ama queste sonorità, apprezzerà senza grossa fatica.