Si presentano con grande autostima i Crystalium che descrivono la loro prima demo ed il loro primo album come lavori di merda (shity demotape/album). A questo punto viene da chiedersi se i nostri abbiano avuto modo di sentire anche il loro ultimo disco, il qui presente “Diktat Omega” che, ben lungi dall’essere un album di merda, è comunque un album bruttino e che alla fine riesce solo a suscitare dei grossi sbadigli.
La band è di quelle che la mattina si sveglia col fucile sottobraccio e ce lo dimostra già la prima “Analyse Du Digne Vulgaire” con l’andamento marziale dei primissimi minuti e con delle melodie prese da chissà quale documentario storico inserite sul bellicoso rullante di Mr. Altar.zk6. Da un gruppo del genere di solito ci si aspetta un black metal veloce e furioso, e i Crystalium non fanno molto per allontanarsi dai clichè del genere inserendo qua e là i soliti discorsi di chissà quale illustre personaggio. Inoltre i francesi si avvalgono di continui cambi a livello ritmico e di tastiere che dovrebbero enfatizzare l’imponenza e l’epicità dei riff.
I Crystalium ce la mettono tutta nel tentativo di creare un sound acido e tagliente peccato siano solo tentativi, peccato che dalle chitarre non esca un riff degno di nota, e quando esce qualcosa di carino ci pensano le tastiere a sommergerlo. Inolte la (poca) cattiveria e la violenza che il disco riesce a creare è dovuta in buona parte alla buona e potente produzione… Alcuni momenti sopra le righe ci sono.. come nella parte centrale della seconda canzone “Fanatisme En Apogée” dove i nostri sembrano veramente vicini ai Satyricon di Nemesis Divina, ma si tratta di un attimo, il tempo che il riff cambi e ci ritroviamo nuovamente nella mediocrità. Anche “Mon Intime Génocide” presenta a tratti delle belle atmosfere.
Alla fine le poche buone idee dei Crystalium non tengono assolutamente su un disco da ignorare. A questo punto potete pure tornare a sentirvi i Diabolicum che nel complesso valgono ben di più dei francesi.