Secondo album per questa compagine di Puerto Rico dedita a un epic metal molto potente e solenne.
Rispetto al precedente ‘De La Mano De La Muerte’ i Dantesco cambiano poco o nulla, riproponendo sostanzialmente gli stessi pattern compositivi: brani piuttosto lunghi, arrangiamenti dal forte impatto emotivo e soprattutto il cantato in lingua ispanica che è spesso croce e delizia di molte compagini affini. Come molte altre cose desuete in campo metal, anche il cantato in lingua madre spesso comporta più problemi che altro, in particolar modo se si ha un interprete come Erico La Bestia al timone del proprio equipaggio. La sua performance è indubbiamente passionale anche se il più delle volte è tangibile la mancanza di liriche (e vocals) in lingua inglese. Abitudine ad un certo clichè, forse, fatto sta che lo stesso ‘Pagano’ non è proprio un lavoro ineccepibile, sebbene poi alcune piccole soddisfazioni riesca comunque a togliersele. Convincono infatti le strutture tipicamente heavy metal di certi brani e l’attitudine della compagine sulle parti più pesanti e tirate del lavoro, anche se poi alcune evidenti lacune compositive si stagliano lungo il percorso artistico del lavoro. Un prodotto onesto, dunque, che sorvola la soglia della sufficienza a testa alta ma che forse sarà maggiormente apprezzato dal mercato iberico…
Interessanti le bonus track. ‘I Came From Hell’ è il primo (ottimo) episodio in lingua inglese mai composto dai Dantesco e ‘Gethsemane’ è invece la riproposizione in chiave personale del classico cantato da Ian Gillan ‘Jesus Christ’s Superstar’.