“Devoid” li pose, non molto tempo fa, fra le realtà italiane più promettenti. Oggi, con “Forget Me Not”, non lasciano più alcun dubbio.
Andiamo a conoscere i Dark Lunacy, soprattutto alla disponibilità di Enomys.
Allora, prima di cominciare, quali sono i riscontri ottenuti da stampa e pubblico con il precedente Devoid?
Devoid è stato accolto benissimo, infatti ci ha permesso di uscire da un certo anonimato permettendoci di fare concerti in tutta Italia. Devoid è uscito in tutto il mondo con la Metal Blade, e le vendite sono andate molto bene tanto da permetterci un tour in Sud America alla fine di Agosto 2003.
Ascoltando Forget Me Not risaltano subito maturità compositiva ed affiatamento maggiori rispetto al passato. A cosa è dovuto questo miglioramento?
Sicuramente l’ innesto di Imer al basso, ci ha dato nuova forza e vigore, infatti Imer ha contribuito notevolmente agli arrangiamenti esprimendo così il suo modo di suonare molto potente e incisivo.
Vuoi descriverci i testi o magari del concept che sta alla base di Forget Me Not?
Tutti i testi sono tratti da poesie scritte da Mike in questi ultimi anni, il filo conduttore è rappresentato dalla voglia di non essere dimenticati nonostante il tempo che sgualcisce le cose e i ricordi.
Lunacyrcus inizia con l’ arrivo di un personaggio che guida una carovana di un lunapark in decadenza e chiama a se tutte le persone perché è alla ricerca di anime con sentimenti purissimi ma non ne trova e continua così la sua ricerca in ogni canzone. Ma alla fine ritorna da dove è venuto senza trovare l’ anima di cui aveva bisogno per non essere dimenticato.
C’è un brano a cui ti senti particolarmente legato?
Ovviamente sono molto legato a tutti i brani, ma credo che Serenity abbia il potere di portarti dove vuoi, e mi succede ogni volta che la ascolto.
In che modo componete un brano?
Mike, ogni volta che scrive delle poesie è come se scrivesse un film e io ho la fortuna di capire subito quello vuole esprimere, quindi non mi rimane altro che scrivere la colonna sonora al suo film. Poi con Imer e Baijkal, le canzoni diventano complete e acquistano il tocco Dark Lunacy che caratterizza il nostro sound.
Che importanza ricoprono i ruoli dei violini e del pianoforte nella vostra musica?
I violini e il pianoforte rappresentano il fattore drammatico della nostra musica, esaltano alcuni momenti carichi di patos oppure possono fare cadere le canzoni in un mondo malinconico e lontano. Sono importantissimi tanto quanto basso, batterie o chitarra.
In che modo riuscite a riprodutte in versione live i brani presenti su disco? Non credo sia molto facile!
Attualmente stiamo suonando con le basi su cui sono incise le parti suonate dal quartetto. Siamo costretti a fare così perché non sempre le strutture live ti consentono di gestire una situazione che comprenda noi quattro più i violini… comunque, con la Self, stiamo programmando un tour un po’ speciale per quest’inverno, vedrai!
Come mai avete prodotto uno split album con gli Infernal Poetry, un gruppo musicalmente differente da voi?
Perché apparteniamo alla stessa etichetta e sia noi che gli Infernal avevamo materiale audio video nuovo, quindi in attesa dei rispettivi nuovi full lenght, abbiamo pensato di regalare una chicca hai nostri fans.
Il vostro sogno nel cassetto?
Portare ovunque la nostra musica…
Qual è l’obbiettivo della vostra musica?
Colpire nel cuore e lasciare il segno!
Un tuo giudizio sull’attuale scena musicale italiana?
Ci sono gruppi che si stanno facendo notare e sono molto contento, c’è un undergound molto valido anche se non tutti i gruppi cercano di essere particolari, comunque va a gusti.
Sei contento di ciò che sono oggi i Dark Lunacy o torneresti indietro per cambiare qualcosa, qualche avvenimento per cui ancora oggi sei infelice?
I Dark Lunacy rappresentano la nostra vita, la nostra quotidianità… siamo contentissimi di tutto quello che stiamo avendo dalla musica, non cambierei niente perché tutto è servito a crescere come uomini, belle e brutte esperienze.
Ora puoi concludere dicendo qualsiasi cosa! Grazie per la disponibilità ed in bocca al lupo!
Grazie per il supporto che ci riservate sempre e spero di incontrare i vostri lettori a un nostro live, e… NON UN PASSO INDIETRO!