I Leppard sono uno di quei gruppi che pur attraverso mille traversie è riuscito sempre a stupire. Ora qualcuno si chiederà dove voglia andare a parare: voglio solo dare il giusto merito ad una band che, attiva sin dal lontano 1980, ha superato indenne il passaggio di molte mode e stili, restando però sempre fedele al proprio. Ciò che da sempre i Def Leppard regalano ai propri fans è infatti solamente, e dannatamente, puro rock’n’roll. Nonostante la line-up non sia più quella originale (dei componenti originali rimangono solo Joe Elliot alla voce, Rick Allen alla batteria e Rick Savage al basso), nonostante i vari problemi e gli avvenimenti negativi che li hanno colpiti (la morte del mitico ed insostituibile Steve Clark e l’incidente che è costato un braccio al roccioso Rick Allen), il “leopardo sordo” ha conservato il suo carisma e, come la mitica araba fenice, è risorto sempre dalle sue ceneri più bello ed in forma che mai. E la loro resurrezione ha lasciato il segno.
Per quest’album la band ha scelto un titolo che parla da solo: “Adrenalize”, un concentrato di adrenalina allo stato puro, una vera mazzata sonora che non fa prigionieri, un album “in your face”. I brani che compongono questo album sono uno migliore dell’altro, delle autentiche perle che miscelano alla perfezione melodia, aggressività ed energia, con dei chorus che entrano subito in mente, dei riff che definire assassini diventa limitativo e soprattutto con le splendide linee vocali create da Joe Elliot che farebbero venire la pelle d’oca anche al thrasher più estremista. Mi limiterò solamente a citare dei brani che, a mio modesto parere, possono convincere chiunque ad ascoltare quest’album. Non posso esimermi dal citare “Let’s Get Rocked”, un vero inno di battaglia che, con la sua frase iniziale “Do You Wanna Get Rocked?” che sembra emergere dal nulla, riesce a risvegliare anche l’ascoltare più svogliato e abbioccato, “Make Love Like A Man”, altra mazzata sonora di rara potenza, “White Lightning”, con il suo intro di chitarra che mette veramente i brividi, “I Wanna Touch U”, altro inno da battaglia da cantare a squarciagola, “Tear It Down”, una vera scarica di adrenalina che chiude l’album. Come sempre non mancano i momenti più melodici ed atmosferici come “Heaven Is” e la struggente “Have You Ever Needed Someone So Bad”, brani realmente in grado di far venire i brividi.
Per tutti quelli che amano la buona musica, ma soprattutto per quelli che conoscono i Def Leppard solo per i brani più commerciali e conosciuti, che con quest’album potranno sicuramente capire la vera anima del “Leopardo Sordo”.