Il nuovo colpo di genio si chiama “Ziltoid The Omniscient”.
Dopo il doloroso (ed ufficioso) annuncio dello split di Strapping Young Lad e Devin Townsend’s Band, il polistrumentista cantante canadese esce alla scoperto con un album solista a tutti gli effetti in cui, ad eccezione delle sole parti di batteria, suona praticamente ogni strumento. L’idea alla base del disco, un concept album basato su un’immaginaria storia di fantascienza scritta dallo stesso musicista, è estremamente curiosa ed affascinante, in virtù del fatto che il buon Townsend ha realizzato una serie di cortometraggi a margine da presentare, di volta in volta, sul proprio sito internet.
Al solito, un lavoro monumentale dal punto di vista dei contenuti, con undici tracce presentate ed un paio disponibili come bonus track nella versione limitata con bonus disc. Tutto questo, ovviamente, ad un solo anno dalla pubblicazione del grandissimo “Synchestra”.
Al solito, un lavoro originale ed atvangarde sia negli intenti che nell’utilizzo di suoni, rumori e parole.
Il classico prodotto di qualità al quale Devin ci ha abituato, con cadenza quasi semestrale, da dieci anni a questa parte, non ai livelli dei suoi capolavori conclamati (“City”, “Biomech”) eppure estremamente godibile ed interessante. A livello musicale “Ziltoid The Omniscient” non rinnega nulla dal passato artistico del genio canadese, andando a pescare sia dalla discografia degli Strapping Young Lad che da quella della Devin Townsend’s Band, con l’alternanza pressoché perfetta di parti violente, psicotiche, allucinate, atmosferiche e rilassanti. Concept alla mano, ogni pezzo contribuisce a delineare una dimensione totalmente autoironica, in cui humor e songwriting di qualità fanno il proprio dovere in maniera esemplare. Le idee, la base fondante di ogni lavoro targato Townsend, sono il cardine su cui si muove ogni singola nota di questo disco, immortalate in maniera digitale in uno dei suoi classici (e rituali) riflussi artistici. Ancora una volta, dunque, vale la pena accordare al compositore canadese piena ed incondizionata fiducia, soprattutto dopo la chiusura definitiva con i suoi alter ego più famosi, Strapping Young Lad e Devin Towsend’s Band.