Dopo un album devastante e monolitico come “Impact”, i tedeschi Dew Scented tornano sulla scena con il loro nuovo album, il sesto in oltre 12 anni di onorata carriera, intitolato appunto “Issue VI”. A differenza del precedente disco, il combo tedesco decide di ritornare ai fasti del grandissimo “Inwards” proponendoci un grande album di puro thrash-death ponendo molta piu’ cura nella composizione e forse mai come prima il gruppo riesce nel tentativo di scrollarsi di dosso l’immancabile accostamento agli Slayer (lo avevo fatto anch’io nel precedente Impact ma in quell’album c’erano delle parti troppo ovvie). Invece in questo nuovo lavoro troviamo il puro stile dei Dew Scented, diretto, veloce e tecnico, impreziosito da canzoni come l’ultraritmica “Rituals Of Time” dove mettono in risalto la loro abilita’ nel creare riff originali, fattore molto importante in un genere in cui le capacita’ compositive riescono a fare la differenza. Orfani del dimissionario Muller, l’intero lavoro “chitarristico” viene affidato all’ottimo Bache che, grazie anche all’aiuto del metronomico Werning (ottima la sua prova sull’iniziale “Processing Life”), rappresentano un’ottima garanzia per la qualita’ delle canzoni. A questo aggiungiamo anche l’inconfodibile e immutato stile di Leif, frontman instancabile e carico di quella rabbia che dona molta potenza al sound della band. Oltre alla citata “Rituals Of Time” troviamo anche altri grandiosi pezzi come “Ruins Of Hope” con un bellissimo riff iniziale, dove si mette in mostra la doppia cassa di Werning, oppure “Never To Return”, furiosa e piena di letali riff da puro headbanging.
I Dew Scented sono quindi tornati in grande stile senza abbandonare o rinnegare il loro sound che in questo lavoro viene esaltato anche dalla ottima produzione, e sono certo che i nuovi pezzi renderanno moltissimo dal vivo e faranno scatenare senza tregua i fan piu’ affezionati del gruppo.